A molti di noi verrà sicuramente in mente la scena di Massimo Troisi in Ricomincio da Tre, quando cerca di muovere con la forza del pensiero il vaso che ha di fronte. Emotiv si propone di fare proprio questo. Follia? Fantasia? No, scienza applicata all’alta tecnologia.

Emotiv: con la sola forza del pensiero

E’ stato per decenni e decenni la fantasia ricorrente in molti film e romanzi di fantascienza. La capacità di controllare gli oggetti con la sola forza del pensiero è uno dei temi ricorrenti di tutta la tradizione fantasy, ma con Emotiv siamo ben lontani dal mondo della magia.

Si tratta di un wearable assolutamente impressionante da posizionare in testa, più unico che raro nel suo genere, date le facoltà che possiede. Questo caschetto è dotato di sensori i quali consentono di inviare dei comandi telepatici a dei particolari dispositivi connessi. In pratica si tratta di un vero e proprio EEG portatile che traccia e analizza le onde cerebrali di chi lo indossa.

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Vedremo quindi finalmente i nostri pensieri prendere forma nel vero senso della parola. Vogliamo muovere il vaso che abbiamo di fronte come nel film di Troisi? Con Emotiv potremo farlo. Ovviamente, a patto che il vaso in questione sia connesso con il wearable. In poche parole, gli oggetti con i quali interagiremo dovranno essere smart, ovvero intelligenti. Pensare, francamente, ad un vaso intelligente, ci sembra quindi un po’ forzato in questo senso. Diciamo quindi che la scena del film presa ad esempio rimane fantasia (o pura telepatia come la intendono i maghi). Discorso diverso invece se immaginiamo il potenziale di questa tecnologia con i tanti elettrodomestici smart che popolano le nostre case.

Emotiv, un hub di controllo per la nostra casa

Oggi ci serviamo di hub di controllo per gestire i nostri appartamenti smart, ma immaginate invece di poter accendere il forno, azionare la lavatrice o cambiare i canali in tv con la sola forza del pensiero.

E’ questo quel che Emotiv offre in poche parole. Ma non è tutto. Al momento infatti possiamo immaginare facilmente l’interazione con gli elettrodomestici poiché sin da ora tali elettrodomestici sono già interattivi. Ma una volta che il wearable entrerà nelle nostre vite, vi saranno sempre nuovi strumenti creati ad hoc per interagire con lui (e con la nostra mente). Pensiamo ad esempio ai droni, potremo muoverli con Emotiv, quindi senza muovere un muscolo potremo ad esempio mettere in ordine la spesa con droni creati ad hoc. Insomma, le prospettive che si apriranno con questo nuovo gioiello della tecnologia sarebbero infinite.

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