In occasione dell’UltraHD Forum, tenutasi a Roma, Mediaset ha presentato il nuovo rivoluzionario progetto inerente il digitale terrestre. Si chiama DVB-I la tecnologia presentata. Si tratta di un ibrido che mescola la nuova tv con i contenuti internet, presentando quindi una soluzione che darà accesso sia ai canali tradizionali che a quelli ottenuti tramite connessione online.

Si parte ad aprile, ma l’azienda lombarda ha già dato un succulento assaggio di quelli che sono i progetti in cantiere. In arrivo Canale 5, Italia 1, Rete 4 e 20, quattro canali che saranno visibili sui device anche con internet.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

DVB-I, il digitale terrestre cambia ancora

Canali direttamente tramite IP, possibilmente in multicast. Questa la missione di Mediaset presentata all’UltraHD Forum. L’obiettivo è quello di offrire prestazioni sempre più di qualità con risultati eccellenti che possano soddisfare le esigenze dei telespettatori. La guerra tra l’azienda e la RAI si è spostata ora sulle tecnologie da utilizzare. Al momento, infatti, la tv di stato sta utilizzando il sistema hbbTV per trasmettere i mondiali in 4K, mentre secondo Mediaset il futuro è DVB-I. Si tratta di uno streaming completamente diverso. Nel primo caso, quello RAI, la messa in onda avviene su un canale cartello che poi torna ad essere digitale. Con Mediaset invece i canali internet vengono completamente integrati nella lista, diventando così parte fissa della nostra scelta quando facciamo zapping.

Ma non è tutto: con il sistema DBI-I basterà la connessione internet per vedere i canali della lista, mentre invece con la tecnologia hbbTV sarà sempre necessaria l’antenna, altrimenti non arriverà il segnale. A dire il vero, quest’ultima soluzione ha comunque dei vantaggi: in caso si scarsa connessione, infatti, l’antenna alleggerirà il segnale e permetterà comunque la visione del contenuto. Con la tecnologia che sta invece promuovendo Mediaset, sarà la connessione di casa a fare tutto il lavoro.

Naturalmente, Mediaset punta molto sul fatto che ormai la digitalizzazione del paese è a buoni livelli, quindi tutti o quasi, ormai, hanno la fibra nelle proprie case.

Una tecnologia senza dubbio superiore

Naturalmente, la qualità offerta da DVB-I è nettamente superiore. La latenza è bassissima, tanto che Mediaset si è trovata costretta a sperimentare con un canale da mandare in onda in leggero ritardo, così da colmare i 3 secondi di lentezza del digitale terrestre. Inoltre, la tecnologia in questione mette a disposizione dell’utente una serie di opzioni che potrà scegliere qualora la sua connessione lo consenta. Non solo il 4K, ma anche l’HDR, il Dolby Atmos e altro ancora. Ecco le parole di Andrea Bruno, responsabile marketing dell’azienda:

“Non avremo mai 20 canali in 4K su DTT, neppure alla fine della transizione al DVB-T2. La soluzione del futuro sarà quella di avere i canali in qualità più bassa via digitale terrestre che possano essere sostituiti automaticamente sui TV compatibili e connessi con il corrispondente canale in alta qualità, se possibile in 4K. Il tutto senza che l’utente debba fare nulla”.

Le cattive notizie però non mancano. Al momento le tv non sono compatibili con questa tecnologia, anche se in realtà potrebbero esserlo con un semplice aggiornamento lanciato dai produttori, quanto meno i modelli più recenti. La soluzione probabilmente arriverà per gradi, con nuove serie lanciate dalla case al fine di rendere il DVB-I integrato nello stesso digitale terrestre, così da ottenere finalmente la tv ibrida che Mediaset conta di lanciare in tempi brevi. Dopo l’arrivo del DVB-T2, per gli italiani sarà indubbiamente difficile sborsare nuovi soldi per un ennesimo upgrade. Staremo a vedere.