Altro che 5G! Le nuove tecnologie si portano avanti con il lavoro e preparano il terreno al metaverso con un connubio di tutto rispetto: 6G e intelligenza artificiale. Sono queste le due pedine che si stanno muovendo sullo scacchiere del progresso tecnologico.

Oramai si va verso la digitalizzazione totale, e con il concetto di metaverso si è aperto un vero e proprio varco verso mondi virtuali che i grandi scrittori di fantascienza avevano solo vagamente ipotizzato. Oggi, infatti, la scienza sta superando di gran lunga le fantasie dei romanzieri del passato, trasformando in realtà ciò che a volte l’immaginazione non riesce neanche a comprendere.

6G e intelligenza artificiale, i requisiti del metaverso

Il 5G a conti fatti ancora non è disponibile per tutti ma già sono partiti i primi test per il 6G, la connessione del futuro. Non c’è dubbio che tra qualche anno rappresenterà il nuovo standard, ed è altrettanto certo che avrà bisogno di infrastrutture all’altezza per coprire più aree possibili. Il mondo della tecnologia comunque sembra virare sempre più verso una copia carbone di quello reale. Il concetto di virtuale si sta mescolando con la nostra materia fisica, trascendendo dalla forma alla sostanza e diventando qualcosa di completamente nuovo.

Oggi lo chiamano metaverso, questo universo virtuale che sta oltre il nostro (meta, dal greco μετά, cioè sopra, oltre, al di là), un vero e proprio mondo parallelo che ci permetterà di compiere azioni virtuali senza il bisogno di muoverci dal divano di casa. C’è chi trova tutto questo aberrante, chi invece lo vede come un affare ultramilionario e investe senza badare a spese. Sarà probabilmente compito dei nuovi filosofi ragionare sulle possibili conseguenze di questa creazione, ma intanto la tecnologia non si ferma e, coadiuvata dal progresso scientifico, va avanti per la sua strada.

I primi test per le nuove tecnologie

Non basterà solo la grande velocità del 6G, ma anche l’enorme capacità di calcolo dell’intelligenza artificiale.

Ecco il connubio perfetto per il nuovo mondo tecnologico che stiamo creando. Se paragoniamo la velocità del 5G a quella del 6G, abbiamo un esempio pratico dello step che ci attende. Il primo infatti permette un download di 2 giga al secondo, mentre la connessione di sesta generazione permetterà download di 1000 giga al secondo. Occorrono comunque ancora un po’ di anni per raggiungere questo traguardo e i ricercatori sperano di terminare l’opera entro il 2029.

Una velocità del genere permetterà di azzerare i tempi di risposta tra il mondo reale e il mondo virtuale. Ritornando sul concetto di metaverso, con una tale rapidità sarà possibile effettuare il comando e allo stesso tempo vedere le conseguenze della propria azione nella realtà virtuale che stiamo sperimentando. L’apporto al 6G dell’intelligenza artificiale, come detto, fornirà il contributo necessario al fine di migliorare interazioni tra il fruitore e lo strumento, questo grazie a machine learning sempre più performanti. Intanto, sono sempre più le aziende che sperimentano nel progresso tecnologico e, puntando dritte al metaverso, accelerano per avere la connessione di sesta generazione. Tra queste spiccano colossi come Nokia, Ericsson e altri ancora, compresa la nostra TIM, la quale, in collaborazione con alcuni atenei italiani, sta partecipando ai test del progetto europeo Hexa-X.