Pagare le tasse, tra dovere morale, civile e obbligo di legge, è anche – e soprattutto – un fastidio. Noia è la parola più adatta per descrivere ciò che provano i contribuenti italiani, costretti a rispettare scadenze continue con balzelli sempre diversi e ripetuti.
La TARI, ad esempio, è una tassa che grava su tutte le famiglie italiane e riguarda i rifiuti.
Raccolta e smaltimento hanno un costo per le amministrazioni locali e la TARI (talvolta indicata con sigle differenti ma di identica natura) rappresenta il contributo richiesto ai cittadini. Si tratta di una tassa pesante, che colpisce indistintamente i contribuenti, salvo in particolari casi di esenzione, esonero o riduzione.
Oggi, però, parliamo di una novità importante: il bonus sociale collegato alla TARI. Infatti, come già accade per le bollette di energia elettrica, gas e acqua, adesso anche sulla tassa rifiuti è previsto un bonus dedicato alle famiglie meno abbienti. Ma a chi spetta?
Tassa sui rifiuti con riduzione al 25%, ecco quando ciò è possibile
In molti Comuni italiani, proprio in questi mesi estivi, arriva il bollettino della TARI, generalmente recapitato tra agosto e settembre. La spesa per la tassa sui rifiuti rappresenta una voce rilevante nel bilancio familiare. Ed è perciò fondamentale conoscere il nuovo bonus sociale e capire chi può beneficiarne.
Si tratta, in sostanza, di una vera agevolazione che riduce l’importo della TARI. Come sempre, il criterio di accesso è legato all’ISEE del nucleo familiare interessato.
Dal 18 marzo 2025, con la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è entrato ufficialmente in vigore il bonus TARI, che prevede la riduzione della tassa per le famiglie in possesso dei requisiti.
La TARI, calcolata in base alle dimensioni dell’abitazione e al numero dei componenti del nucleo familiare, potrà dunque essere ridotta per chi rientra nei parametri patrimoniali e reddituali fissati dall’ISEE.
Ecco cosa si sa al momento dell’agevolazione sulla tassa rifiuti
Il riconoscimento del bonus TARI parte, come per i bonus sociali legati a luce e gas, dalla verifica dello stato di disagio economico:
- ISEE non superiore a 9.530 euro per la generalità delle famiglie;
- ISEE fino a 20.000 euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico.
Lo sconto, fissato a livello nazionale, mette fine alle disparità che finora esistevano da un Comune all’altro. In passato, infatti, pur con limiti massimi e minimi stabiliti dallo Stato, le amministrazioni locali avevano piena autonomia nel decidere entità, modalità e criteri di applicazione delle agevolazioni sulla TARI.
Con il bonus sociale TARI, invece, la riduzione diventa uniforme: lo sconto previsto è pari al 25% della tassa dovuta.
Un altro aspetto importante: il bonus non richiederà domanda da parte dei cittadini, ma verrà riconosciuto in via automatica agli aventi diritto.