Giornata no a Piazza Affari, dove l’indice FTSE MIB perde il 2% alle ore 13.45. Una correzione tecnica, dovuta allo stacco dei dividendi azionari per ben 23 società quotate: A2A, Amplifon, Azimut, Banca Monte Paschi, Banco BPM, Banca Popolare di Sondrio, BPER, Brunello Cucinelli, Buzzi, Diasorin, ENI, Finecobank, Generali, Interpump, Intesa Sanpaolo, Inwit, Italgas, Moncler, Nexi, Recordati, Saipem, Tenaris e Unipol.
Azioni ex-dividendo da oggi alla data di pagamento
Cosa significa stacco dei dividendi azionari e perché sono alla base del calo odierno della borsa italiana? Le società quotate riportano ogni trimestre l’andamento dei loro conti. Su base periodica, che può essere anch’essa trimestrale, ma il più delle volte in Italia semestrale o annuale, fissano la quota degli utili maturati (payout) da distribuire agli azionisti.
I pagamenti si chiamano per l’appunto dividendi o anche cedole. Il termine deriva dal fatto che gli utili vengono suddivisi sul numero delle azioni in circolazione. Ad esempio, se la società Alfa decide di distribuire 100 milioni di euro e in circolazione vi sono 1 miliardo di azioni, ciascuna di essa otterrà una cedola pari 0,10 euro.
Con largo anticipo le società comunicano ai soci che in un dato giorno avverrà lo stacco dei dividendi azionari. Questo significa che ad avere diritto ai pagamenti saranno tutti i possessori dei titoli acquistati fino al termine della seduta precedente. Nel caso specifico, tutti coloro che hanno acquistato le azioni delle società di cui sopra fino alla chiusura di borsa di venerdì 16 maggio. Coloro che acquistassero oggi tali titoli, non avrebbero diritto ad ottenere il pagamento. Infatti, da oggi fino alla data di pagamento, che generalmente è due giorni lavorativi successivi alla data dello stacco, le azioni circolano “ex-dividendo”.
Stacco dividendi azionari, caso MPS
E qui arriviamo alla ragione del calo. In pratica, le azioni da oggi fino a mercoledì saranno non più inclusive del dividendo promesso agli azionisti. Facciamo un esempio pratico per capire. Monte Paschi di Siena ha comunicato che distribuirà ai soci 86 centesimi di euro per ciascuna azione sull’utile maturato nell’esercizio 2024. Venerdì 16, a fine chiusura il titolo valeva 8,07 euro. In questo momento, tratta a 7,48 euro. Ha subito un crollo di 59 centesimi. Eppure, Borsa Italiana ci segnala che esso sia in rialzo di 27 centesimi, cioè del 3,70%. Com’è possibile?
I calcoli sono presto fatti: 8,07 euro meno il dividendo di 86 centesimi fanno 7,21 euro. Questo sarebbe il valore del titolo dopo lo stacco dei dividendi azionari, se rimanesse invariato rispetto a venerdì scorso. Invece, si attesta a 7,48 euro, cioè a 27 centesimi in più. Anche se risulta effettivamente in calo, considerato che circoli senza il dividendo, in concreto sta salendo. Chi vende oggi il titolo, ha diritto ugualmente a percepire il dividendo, contrariamente a chi lo acquista. L’importante è averlo posseduto nella giornata di borsa precedente alla data dello stacco.