Nel corso del 2024 molti proprietari di animali domestici hanno sostenuto spese veterinarie per curare i propri compagni a quattro zampe. Si tratta di spese detraibili al 19%. Non sempre, però, queste cifre risultano automaticamente nel modello 730 precompilato 2025 fornito dall’Agenzia delle Entrate.
Questo accade soprattutto quando le cure sono state effettuate presso una struttura pubblica come l’ASL. È, quindi, utile comprendere il motivo di questa assenza e come comportarsi per non perdere il beneficio fiscale previsto.
Perché alcune spese veterinarie non compaiono nel 730 precompilato
Il sistema utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per preparare il 730 precompilato si basa anche sui dati inviati al Sistema Tessera Sanitaria.
In questo database confluiscono diverse tipologie di informazioni tra cui spese mediche sostenute dai cittadini e spese veterinarie.
Tuttavia, non tutte le spese per gli animali vengono comunicate. Le norme vigenti stabiliscono che solo i veterinari iscritti all’albo professionale hanno l’obbligo di trasmettere i dati relativi alle cure prestate. L’articolo 2 del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° settembre 2016 chiarisce, infatti, che le strutture pubbliche come le ASL non sono tenute a inviare queste informazioni.
Di conseguenza, quando un proprietario sostiene costi presso un ambulatorio veterinario dell’ASL, tali importi non sono inoltrati al Sistema Tessera Sanitaria. Questo spiega l’assenza delle spese nel 730 precompilato, pur essendo state effettivamente sostenute.
Prestazioni veterinarie detraibili e obblighi di comunicazione
Il decreto citato riguarda in particolare le prestazioni per animali legalmente detenuti per compagnia o per attività sportiva. Ciò significa che rientrano tra le spese veterinarie detraibili solo quelle legate a queste categorie di animali e rese da professionisti abilitati.
I veterinari privati, dunque, sono tenuti a trasmettere i dati, mentre le ASL, in quanto enti pubblici, non hanno questo obbligo.
Questo meccanismo è analogo a quanto accade per altre spese: ad esempio, i costi scolastici o le attività sportive dei figli compaiono nel precompilato solo quando le strutture o le associazioni comunicano regolarmente i dati. Se ciò non avviene, il contribuente deve provvedere manualmente.
Come inserire manualmente le spese veterinarie nel 730
Anche se le cure sostenute presso l’ASL non compaiono automaticamente, ciò non significa che non siano detraibili. Il contribuente ha pieno diritto a includerle nella dichiarazione dei redditi, a condizione che rispettino i requisiti previsti.
Per procedere, è necessario:
- recuperare la documentazione – Occorre conservare ricevute, fatture o scontrini che attestino il pagamento delle spese veterinarie;
- accedere al 730 precompilato – All’interno della sezione dedicata alle detrazioni per spese sanitarie e veterinarie, deve essere aggiunto manualmente l’importo sostenuto presso l’ASL;
- verificare i limiti di detraibilità – Come per le spese veterinarie in generale, anche per queste valgono le soglie e le percentuali fissate dalla normativa fiscale (c’è la franchigia di 129,11 euro).
Ricordiamo che la detrazione spese veterinarie spetta a condizione il pagamento risulti da strumento tracciabile (bonifico, assegno, carte di credito, carte di debito, ecc.).
Il passaggio manuale è fondamentale per non perdere la possibilità di usufruire dello sconto fiscale.
Chi si limita a confermare il 730 senza modifiche, infatti, rischia di omettere costi che potrebbero generare un risparmio.
Riassumendo
- Alcune spese veterinarie 2024 non compaiono nel 730 precompilato 2025 automaticamente.
- Cure presso ASL non obbligate a comunicare dati al Sistema Tessera Sanitaria.
- Solo veterinari privati iscritti all’albo devono trasmettere spese veterinarie.
- Spese ASL sono detraibili, ma devono essere inserite manualmente nel 730.
- Conservare ricevute e verificare limiti di detraibilità e pagamenti tracciabili.
- Modificare il 730 evita di perdere il beneficio fiscale previsto.