Segugio.it, leader nella comparazione assicurativa in Italia, ha effettuato un’indagine per aiutare i cittadini a riconoscere siti di assicurazione truffaldini, quali sono i più comuni raggiri con i quali le ignare vittime vengono attratte ritrovandosi poi senza alcuna copertura assicurativa e come difendersi.

L’aumento delle truffe assicurative online

L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha riscontrato un aumento delle truffe assicurative online: nel 2020 sono stati bloccati infatti 241 siti contro i 168 del 2019. Segugio.it con la sua indagine ha cercato quindi di capire come si compiono tali truffe e come i consumatori si possono difendere.


Innanzitutto i truffatori realizzano più di un sito web con importanti caratteristiche che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme. I siti sono molto scarni (alle volte hanno solo la home page e una pagina di contatto) e alle volte richiamano le immagini, il logo ed altri elementi principali di altri siti noti al pubblico delle assicurazioni. Inoltre i numeri di contatto sono di solito un numero di telefono cellulare o una e-mail (di rado compare anche un numero di telefono di rete fissa). In più nella home page si fa riferimento di frequente alle polizze temporanee e proprio dalla principale vengono richiesti i i dati di contatto (nome, cognome, e-mail, data di nascita e telefono) e la targa del veicolo (alle volte anche modello, marca, data decorrenza polizza ed altri dati secondari).

Come avvengono le truffe assicurative

Segugio.it comunica che i siti su indicati sono dannosi per in consumatori soprattutto per un motivo: vengono acquistati dai truffatori degli spazi pubblicitari sui motori di ricerca per cui si posizionano nelle prime posizioni scavalcando i risultati non a pagamento di operatori autorevoli.
Quando l’ignara vittima finisce sul sito web truffaldino e fornisce i propri dati viene contattato dal truffatore mediante messaggio o cellulare.

Quest’ultimo grazie alla targa fornita e ad altri dati può così accedere a fonti pubbliche di banche dati per sapere quanto l’assicurato dovrebbe pagare in modo tale da far scattare un buono sconto senza però far insospettire la vittima. La documentazione, gli estremi di pagamento (solitamente attraverso prepagate/ricaricabili) e la polizza di pagamento, poi, vengono richiesti ed inviati sempre mediante lo stesso canale di messaggi.
Il problema è che quando il consumatore si rende conto di essere rimasto vittima di truffa non può fare altro che sporgere denuncia. In questo modo il sito truffaldino viene incluso tra quelli fraudolenti e reso inoperativo. Nel frattempo, però, i truffatori avranno già attivato siti nuovi per trarre in inganno nuove vittime.

Come difendersi dalle truffe assicurative

Segugio.it per difendersi dalle truffe assicurative, invita a diffidare sempre di quei siti che come numero di contatto forniscono quello di cellulare o invitano ad utilizzare il servizio di messaggistica veloce. Inoltre invita a diffidare dei siti che utilizzano e-mail fornite da un provider gratuito e di quelli composti da poche pagine, da quelli con scritta “under construction” e anche da quelli sprovvisti di sezioni dedicate alle condizioni di utilizzo, privacy, etc.

Infine gli utenti vengono invitati a sospettare dei siti che propongono polizze temporanee e di quelli che chiedono nella home page i dati di contatto. Il suggerimento è infine quello di non effettuare mai pagamenti a favore di prepagate o altri sistema non tracciabili e, qualora si abbiano dei dubbi, di verificare sul sito dell’Ivass se la compagnia assicurativa o l’intermediario rientrano negli appositi registri/elenchi o chiamare l’Istituto per la Vigilanza al numero verde 800.48.66.61.

Il commento di Segugio.it

In merito alle truffe assicurative, Emanuele Anzaghi, Vice Presidente di Segugio.it, sottolinea che esse non solo stanno aumentando ma stanno provocando numerosi danni ai soggetti che operano in modo lecito online.

Segugio.it sta quindi monitorando con attenzione i vari annunci pubblicitari denunciando o segnalando quelli truffaldini con l’obiettivo che vengano eliminati o resi irraggiungibili.
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