Certo non mancavano i problemi in questo periodo, ma la truffa del pellet è talmente rilevante che la Polizia Postale ha deciso di emanare un ‘alert’ perché sarebbero già parecchie le persone ingannate da mascalzoni senza scrupoli.

Un antico proverbio cinese dice che “Un uomo non diventa ricco senza truffare; un cavallo non diventa grasso senza rubare il fieno agli altri”. Ma se un cavallo ‘ladro’ può essere controllato facilmente, va da sé che internet è divenuta una vera e propria giungla, nella quale non si aggirano cavalli grassi e truffatori o cavalli magri e truffati, bensì veri e propri esperti dell’inganno.

Difendersi, mai come in questo caso, è ‘psicologicamente’ difficile: molte famiglie stanno affrontando una crisi senza precedenti, crisi che potrebbe aggravarsi mese dopo mese, ed è quindi giustificabile che cerchino online offerte particolarmente vantaggiose per l’acquisto del pellet. Perché è vero che i costi dell’energia sono arrivati alle stelle, ma sarebbe davvero grottesco se, nel 2022, le persone avessero difficoltà a riscaldarsi di inverno. Una situazione di questo tipo davvero ci porterebbe indietro ai tempi dell’antico proverbio cinese.

La truffa del pellet e l’allarme della Polizia Postale

È semplicissima la truffa del pellet. La stagione fredda è in arrivo e sul web spuntano come funghi falsi siti di vendita a prezzi incredibilmente vantaggiosi. La speranza di acquistare a un costo non rincarato è l’ultima a morire, ma il primo suggerimento è quello di insospettirsi quando notiamo offerte davvero troppo convenienti. I truffatori agiscono in questo modo.

Mettono su un falso sito internet (o pagina), spesso molto credibile nell’aspetto e garantiscono le forniture di pellet a prezzi straordinariamente favorevoli. Per effettuare l’acquisto occorre (ovviamente) pagare in anticipo con un bonifico che finisce su una carta prepagata. Dopodiché l’ignaro truffato attende la consegna che non arriverà mai.

Come difendersi dalla truffa del pellet

Difendersi dalla truffa del pellet è davvero semplice.

Oltre ovviamente a evitare di incorrere nell’errore/speranza di ottenere un prezzo troppo vantaggioso, il vero suggerimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni è il seguente. Basta semplicemente connettersi al sito dell’Agenzia delle Entrate e verificare se alla partita IVA, fornita dal rivenditore, corrisponde un’azienda davvero esistente.

In più, è possibile comunque acquisire informazioni sul rivenditore, semplicemente cercando l’annuncio online, qualora sia stato segnalato da altri utenti come fraudolento, oppure leggere con attenzione i feedback di altri acquirenti.
Per una volta, lasciamo che i cavalli mangino tutti e senza sottrarsi a vicenda la biada.
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