Manca pochissimo all’entrata in vigore della Normativa Europea riguardante la nuova sicurezza di autenticazione. Il Token, infatti, andrà in pensione e lo smartphone sarà lo strumento indispensabile per accedere ai sistemi di accesso della home banking. Ecco le info in merito nonché cosa accadrà da Banca a Banca.

I nuovi sistemi di autenticazione

Da 14 settembre 2019 la vecchia chiavetta chiamata anche Token andrà in pensione. Questo per aumentare la sicurezza di autenticazione a seguito del nuovo Regolamento Eba 2018/389 che entrerà in vigore proprio in tale giorno.

Da tale data si avrà sempre la necessità di avere una password di accesso statica (ovvero che non cambia se non è richiesto dal cliente) ed anche di un codice usa e getta per le operazioni dispositive. Quest’ultimo non verrà più generato dai token fisici bensì dal cellulare dell’utente o mediante app o anche comunicati tramite sms.

Ma cosa cambia?

Sicuramente se ci sarà furto o smarrimento non cambierà molto rispetto a quando si aveva un token. Sarà, infatti, la Banca a cercare di fare tutto il possibile per tutelare il correntista da ogni attacco informatico. Qualora poi si dovesse perdere lo smartphone, invece, non solo lo si potrà bloccare a distanza ma si potrà anche chiedere alla Banca di bloccare la generazione digitale di OTP. Il toke digitale, poi, sarà più comodo rispetto al token fisico.

Con la nuova regolamentazione prevista dalla PSD2, infatti, anche per i pagamenti online verrà generato un codice OTP come quello che si utilizza per le transazioni da home banking. Con la nuova regolamentazione sulla strong authentication, infine, si ridurranno anche i costi in quanto molte Banche facevano pagare il token fisico.

Cosa accade da Banca a Banca, info sulle principali

Intesa Sanpaolo già dal 4 maggio scorso ha reso indisponibile la chiavetta O’Key per i correntisti.

I codici Otp, infatti, da quella data in poi vengono generati mediante applicazione su smartphone mentre chi non possiede tale strumento ha la possibilità di chiedere codici usa e getta via sms sempre su cellulare. Quest’ultimo servizio di sms, però, ha un costo che è di 10 euro all’anno ed in più ad esso si deve aggiungere anche il costo dell’eventuale messaggio che può andare da 16 ai 26 centesimi.

Unicredit ha invece eliminato la password Card con 40 codici prestampati dal 12 marzo scorso. I clienti possono quindi scaricare la app Mobile Banking Unicredit contenente il mobile Token sul loro smartphone  ovvero lo strumento che consente si generare delle password dispositive per confermare operazioni come ricariche telefoniche o anche bonifici. Unicredit comunica che tale app sarà rivolta agli aderenti al servizio Multicanale , intestatari di c.c Unicredit e/o titolari di carta Genius.

Infine la BNL comunica che con l’entrata in vigore della normativa europea riguardante i servizi di pagamento PSD2, il Pass di plastica o il Token fisico non potranno più essere utilizzati dal 14 settembre. Dal mese di luglio è infatti possibile attivare il Mobile Token per effettuare l’accesso dalla app e continuare ad operare in tutta tranquillità. Il Mobile Token, come abbiamo spiegato più volte, genera una password OTP che è valida soltanto per 1 utilizzo. Essa viene generata direttamente dalla app BNL per cui è impossibile falsificare le password dispositive e le operazioni diventano quindi ancora più sicure. Per attivare tale funzione si dovrà scaricare l’applicazione, aprirla con le proprie credenziali e attivare il Token seguendo la procedura guidata.

Leggete anche: Carta dei codici operativi in scadenza: attiva Token dell’app Ing entro il 14 settembre.