Il Tan è la sigla di tasso annuo nominale mentre il Taeg è l’acronimo di tasso effettivo globale. Solitamente quest’ultimo è superiore al Tan in quanto include più voci e, alle volte, viene anche chiamato Isc ovvero indice sintetico dei costi. Ciò sopratutto quando si richiedono prestiti personali o finalizzati. Ecco allora cosa sono nel dettaglio il Tan ed il Taeg nonché le loro differenze.

Tan: ecco il significato

Il Tan è il tasso di interesse puro che viene applicato al finanziamento.

Nel dettaglio è l’interesse annuo che viene calcolato sul prestito ovvero la somma in più che deve essere versata a chi concede il finanziamento e ciò alla fine dell’anno. Si definisce tasso puro perché in esso non rientrano costi legati al prestito come le spese di gestione della pratica o la commissione. Il Tan, infine, può essere applicato su un tasso fisso e su un tasso variabile.

Taeg: significato del termine

Il Taeg è il costo complessivo e totale del finanziamento che si chiede: esso comprende infatti anche le commissioni e le spese e non viene calcolato sulle rate di rimborso. Nel dettaglio è l’indicatore dal quale si evince il costo totale o del mutuo o del prestito (incluse le spese obbligatorie per l’apertura e per il pagamento del finanziamento). Secondo quanto comunicato dalla direttiva Europea sui mutui, poi, nel Taeg devono anche essere comprese alcune voci ovvero: i costi relativi alle operazioni di pagamento, l’apertura ed il mantenimento del conto corrente, la polizza aggiuntiva e la gestione della pratica.

Non sono invece incluse nel Taeg le imposte, le spese notarili e le spese di perizia. Inoltre il Taeg non include eventuali penali o interessi di mora in caso di ritardo nel rimborso delle rate. Esso viene utilizzato sopratutto per comprare i mutui: guardando il Taeg, infatti, è possibile calcolare precisamente quale tra essi sia quello migliore e più conveniente.

Differenza Taeg e Tan

La differenza principale tra Tan e Taeg è che il primo è un tasso di interesse semplice che non tiene conto delle spese connesse al prestito e della periodicità delle rate. Il secondo invece è un indicatore del costo totale del prestito in cui vengono anche calcolate le spese accessorie su indicate. Si ricorda che nella legislatura italiana, in qualsiasi messaggio pubblicitario di un prestito, si dovrà sempre indicare il Tan ed il Taeg. Quando in alcune pubblicità si parla di tasso zero, infine, quasi sempre ci si riferisce al Tan. Un vero finanziamento a tasso zero sarà quello dove non solo il Tan ma anche il Taeg dovranno essere pari a zero.

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