Il Governo ha prorogato il taglio accise sui carburanti (misura varata ad aprile) fino al 2 agosto 2022. Si credeva però che il nuovo sconto arrivasse a 35 centesimi. Invece resterà a 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Ricordiamo che il taglio accise sarebbe scaduto l’8 luglio prossimo ma grazie al nuovo Decreto Ministeriale è stato prorogato allargando l’agevolazione anche al metano auto. Ecco allora gli ultimi aggiornamenti in merito che non piacciono alle associazioni a difesa dei consumatori.

Ritengono infatti che questa misura sia insufficiente.

Benzina ancora a prezzi stellari

In molti luoghi d’Italia la benzina è arrivata nuovamente a sfiorare i 2,50 euro a litro nonostante il taglio delle accise. La situazione per le famiglie italiane è drammatica in quanto con lo stesso stipendio si devono sostenere rincari anche di generi alimentari e soprattutto di luce e gas. Proprio per questo il Governo ha deciso di prorogare la misura: il taglio delle accise resterà in vigore fino al 2 agosto salvo proroghe dell’ultima ora. Il provvedimento per calmierare le tariffe del carburante prevede, come in molti sapranno, il taglio dell’accisa di 25 centesimi (per un totale di 30,5 centesimi) se si considera l’Iva per un determinato periodo. A questa notizia, però, le associazioni a difesa dei consumatori in modo unanime si lamentano dell’inadeguatezza della misura.

Associazioni a difesa dei consumatori: proroga taglio delle accise insufficiente

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in merito alla proroga del taglio delle accise comunica che tale sconto è insufficiente e inadeguato. Ci si ritrova infatti dinnanzi ad un’emergenza nazionale e la proroga del taglio delle accise di 25 centesimi non calmerà la situazione.

La misura, infatti, non ha frenato i prezzi impazziti. I dati ufficiali del Mite ci comunicano che benzina e gasolio hanno già superato la soglia dei 2 euro a litro anche al self.

La prima costa quindi 21 centesimi in più a litro con un aumento dell’11,5% (10 euro) e 68 centesimi in più per un pieno da cinquanta litri. Anche il diesel ha subito un super aumento, spiega Dona, addirittura di 28 centesimi a litro (balzo del 16,5% e quindi 14 euro). Per il presidente dell’Unione, il Governo avrebbe dovuto incrementare lo sconto di almeno altri 10 centesimi (in deroga per il gasolio alla normativa europea) e ridurre l’Iva dal 22 al 10%.
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