Continuano i prezzi alti di benzina e diesel, che hanno subito una nuova impennata facendo infuriare non solo gli automobilisti, che ormai sono obbligati a sborsare molti più soldi per un pieno, ma anche le associazioni dei consumatori. Ormai la media nazionale per un litro di benzina è di 2,069 euro al litro, un prezzo molto alto se si pensa che incluso c’è anche lo sconto taglia accise di 30 cent valido fino all’8 luglio. Nel giro di un mese i prezzi sono aumentati molto, anche il diesel costa mediamente 2,006 euro al litro.

Fuori controllo i prezzi di benzina e diesel, ecco cosa potrebbe fare il governo

Secondo l’Onf (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), ci sarebbe un prezzo ingiustificato di 32 centesimi per la benzina e il diesel, che annualmente per una famiglia significano 384 euro. Il presidente di Federconsumatori, Michele Carrus, come riporta La Nazione ha dichiarato:

“Si rende indispensabile un intervento più incisivo per contrastare le speculazioni in atto, sia sul mercato interno che sui mercati internazionali. Servono nuove misure per frenare i rincari definendo un tetto massimo ai prezzi presso i distributori per definire il carico dell’iva al costo netto dei carburanti, non più sull’importo comprensivo di accise”

Il problema non è solo legato al pieno che costa sempre di più ma anche l’effetto a catena sul prezzo degli alimenti. Infatti, con l’aumento dei costi della benzina, vanno ad aumentare anche quelli per la spesa alimentare. Secondo la Cgia (Associazioni Artigiani e Piccole Imprese): “Il decreto taglia accise che ha ridotto per legge di 25 centesimi al litro il prezzo alla pompa di benzina e diesel è stato ormai abbondantemente ‘neutralizzato’; i rincari, infatti, hanno ormai “incorporato” lo sconto”.

Per questo serve un tetto al prezzo del carburante come fa intendere Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori:

“È arrivata la conferma del Mite, anche il gasolio, dopo la benzina, ha superato il limite dei due euro al litro.

Per la benzina si tratta del settimo maggior rincaro settimanale di sempre, ossia dall’inizio delle serie storiche, per il gasolio addirittura del quinto. In soli 7 giorni, la benzina aumenta di quasi 5 centesimi al litro (4,922), pari a 2 euro e 46 cent per un pieno di 50 litri, il gasolio decolla addirittura di oltre 7 cent al litro (7,077), 3 euro e 54 cent a rifornimento”.

Aumenti sempre più evidenti, stangata per le vacanze

Da quando è iniziata la guerra, il ritmo dei rincari sembra costante: per un pieno di benzina da 50 litri si spende almeno 10 euro in più mentre per il gasolio, la spesa è di 14 euro in più. Il rischio, è che i prezzi possano aumentare ancora nelle prossime settimane, per questo è necessario che il governo intervenga al più presto per rinnovare non solo il taglio delle accise ma anche per ridurre ancora lo sconto.

In tutto ciò, sta iniziando l’esodo estivo con milioni di italiani che partiranno per le vacanze tra giugno e agosto e proprio per i vacanzieri peserà molto l’aumento del carburante.
Intanto, entro l’8 luglio, il governo deciderà cosa fare e probabilmente estenderà il taglio delle accise fino a settembre portando lo sconto a 35 centesimi.