L’alternativa più economica ai riscaldamenti al gas è rappresentata sicuramente dalla stufa a pellet. Può sostituire i caloriferi e soprattutto, se si scelgono alcuni modelli, è in grado di produrre acqua calda sanitaria per un risparmio ancora maggiore.

In più, esistono oggi molte possibilità di accedere a incentivi che permettono di acquistarla e farla installare risparmiando notevolmente. Il caro energia e in generale la situazione geopolitica internazionale hanno portato ad aumenti anche nei costi della biomassa, il pellet, che nei mesi scorsi ha raggiunto costi da record.

Utilizzare al meglio la stufa al pellet significa risparmiare proprio sui costi di manutenzione e soprattutto sulla biomassa perché, se non si conosce a fondo il suo funzionamento, il rischio è che consumi troppo e il risparmio si riduca. Bisogna imparare a ottimizzare i consumi ed è per questo che diamo quattro consigli utili su come risparmiare con un uso intelligente del dispositivo.

La qualità e la stagionalità: come risparmiare con la stufa a pellet

Il primo consiglio non può che essere questo: quando si tratta di acquistare il pellet, bisogna guardare la qualità e non il prezzo. Cercare la biomassa più economica può risultare un errore perché il vero risparmio consiste in un’ottima resa e nello sporcare il meno possibile la stufa. Facciamo un esempio. Quando il pellet brucia troppo rapidamente, il rischio è quello di intasare tubature e braciere, oltre lo sporco che si accumula sul vetro. La soluzione è comprare il pellet che abbia il giusto grado di umidità, per evitare che bruci o troppo rapidamente o troppo lentamente, aumentando di fatto i costi della materia prima e della manutenzione. Un pellet di ottima qualità deve avere un grado di umidità inferiore al 10%.

E arriviamo alla stagionalità. Il momento dell’anno che si sceglie per l’acquisto può essere determinante per il risparmio. La situazione della guerra in Ucraina, l’anno scorso ha determinato un’impennata dei prezzi già in estate, ma in generale conviene comunque acquistarlo fuori stagione.

Qualora la situazione geopolitica dovesse migliorare, questo è un suggerimento di cui tenere conto. In generale, conviene comunque acquistare il pellet sfuso e non in sacchi singoli, giacché l’imballaggio ha un impatto notevole sui costi.

Bruciatore e temperatura: come consumare meno pellet

Per ottimizzare e utilizzare al meglio il proprio impianto, bisogna impostare nella maniera corretta il bruciatore. Il momento dell’accensione della stufa è quello in cui si ha il picco massimo energetico.

Il consiglio è di impostare il bruciatore alla massima potenza, con il termometro regolato in modo tale da scaldare l’abitazione nel minor tempo possibile. Quando l’impianto raggiungerà il massimo, automaticamente si regoleranno e diminuiranno temperatura e potenza, portando a un minor consumo di biomassa.

La temperatura è dunque fondamentale. Al di là della normativa vigente a seconda dell’area in cui si vive, gli esperti consigliano una temperatura interna tra i 20 e i 22 gradi: l’eccesso di calore fa ovviamente consumare di più, ma soprattutto produce un’aria secca e poco salutare.

Questi sono i suggerimenti su come risparmiare sull’utilizzazione della stufa a pellet, ma non bisogna dimenticare comunque la pulizia ordinaria e in generale manutenzione: sono gesti che permettono un risparmio costante.

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