Gli sportelli bancari sono sempre più ridotti sul territorio nazionale per cui andare in banca sta diventando un lusso per pochi.

Sono soprattutto i piccoli paesi i più colpiti in quanto è aumentato il numero di persone che non ha accesso a una filiale nel proprio comune di residenza.

Al momento si tratta di oltre 4 milioni di individui ma il numero è destinato a crescere. Inoltre sono 6 milioni gli italiani che risiedono nei comuni nei quali c’è solo uno sportello che rischia anch’esso di chiudere.

In più è calato il rapporto tra popolazione e numero di sportelli, da 36,5 a 35,5 ogni centomila abitanti. L’alternativa potrebbe essere la banca online ma non tutti sanno utilizzare correttamente gli strumenti elettronici.

Il problema non è solo nei piccoli centri

L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl comunica che la situazione inerente al calo degli sportelli bancari è preoccupante.

L’Osservatorio ha elaborato i dati resi disponibili al 31 dicembre 2022 dall’Istat e da Bankitalia e da esso si evince che il problema è grave anche per alcuni comuni con più di 10 mila abitanti e per altri sopra i 15 mila abitanti.

Le regioni più colpite, come si evince dal rapporto, sono la Lombardia con un -3,6%, il Lazio con un -3,5%, il Molise con un -3,4% e il Friuli Venezia Giulia con un 3%. A livello nazionale la perdita degli sportelli bancari nel complesso è stata del 2,6%.

Dall’indagine emerge inoltre che le banche stanno sparendo da intere regioni come il Molise dove sono l’82% i comuni sprovvisti di sportello, in Calabria il 71% e in Campania, Abruzzo, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta la media è sopra il 50%.

Le parole di Riccardo Colombani

Per Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl la riduzione degli sportelli bancari è un serio problema per la coesione sociale ed economica del paese.

Con la loro riduzione, infatti, non si sta andando incontro agli obiettivi del Pnrr che punta a colmare il gap di sviluppo tra le diverse aeree del paese.

Le banche, aggiunge Colombani, hanno una funzione sociale secondo la Costituzione per cui dovrebbero ampliare i servizi e tornare sul territorio come prima.

Poste Italiane, ad esempio, per andare incontro agli obiettivi del Pnrr, ha creato il progetto Polis nel quale investirà 1,2 miliardi di euro. Con esso i servizi della pubblica amministrazione si avvicineranno ai cittadini dato che presso gli sportelli postali dei piccoli comuni si potranno chiedere anche documenti come passaporto o carta di identità.

Quest’iniziativa rappresenterà quindi una grande opportunità per lo sviluppo delle piccole comunità e le aeree interne, altrimenti ai margini. Le banche, ha spiegato infine il segretario, dovrebbero quindi valutare con attenzione questa iniziativa e cercare delle soluzioni simili piuttosto che continuare con la politica di riduzione di sportelli bancari.

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