Gli italiani sono in trepidante attesa per i prossimi saldi estivi 2023. Il motivo principale è che tutti i prodotti sono aumentati, compresi i capi di abbigliamento. Grazie a questi sconti, però, si può acquistare l’articolo desiderato a un costo inferiore rispetto al prezzo normale per cui il risparmio è assicurato.

Ma vi siete mai chiesti quando sono nati i saldi? Ebbene, la data risale a quasi un secolo fa. Correva l’anno 1939 e vi era un Governo fascista. Quest’ultimo approvò una legge che prevedeva delle vendite straordinarie e di liquidazione.

In questo modo i prodotti iniziarono a essere venduti a prezzi più bassi.

I saldi come li intendiamo noi oggi, però, sono frutto di una legge del 1980 con la quale le Camere di Commercio stabilirono che essi ci sarebbero stati massimo due volte all’anno come succede ora. I commercianti in tali periodi potevano quindi svendere la merce stagionale per non più di quattro settimane.

Nel caso di controlli, poi, i venditori prima come adesso, avevano l’obbligo di dimostrare di aver applicato effettivamente lo sconto. Ecco allora il calendario delle date regione per regione e il vademecum per fare buoni acquisti.

Come fare buoni acquisti?

In vista dei saldi estivi 2023, ecco una guida su come comportarsi per fare dei buoni acquisti evitando fregature. Prima di tutto si dovrà sempre conservare lo scontrino per cambiare i capi in quanto tale pratica è obbligatoria se l’articolo è difettoso.

Si dovrà inoltre fare attenzione che la merce venduta sia effettivamente quella di fine stagione e non fondi di magazzino. Un altro suggerimento sarà quello di confrontare sempre i prezzi senza fermarsi al primo negozio e di diffidare di sconti troppo alti. Quelli superiori al 50%, infatti, potrebbero nascondere della merce non esattamente nuova o dei prezzi vecchi gonfiati. Sarebbe poi preferibile optare per negozi di fiducia e provare i capi.

Per quest’ultima operazione, però, non c’è l’obbligo in quanto è a discrezionalità del negoziante: meglio quindi recarsi presso un punto vendita che fornisce tale opportunità. Infine non si dovrà mai acquistare un capo se sul cartellino non c’è oltre al prezzo scontanto, il vecchio costo e la percentuale di sconto. In alcune regioni, però, tale norma non è obbligatoria. In ogni caso il prezzo deve essere esposoto in modo chiato e ben leggibile.

Saldi estivi 2023: calendario date regione per regione e consigli per fare buoni acquisti

La Confcommercio ha già diramato il calendario dei saldi estivi 2023. Ecco le date regione per regione:
1. Abruzzo, dal 2 luglio per sessanta giorni
2. Basilicata, dal 2 luglio al 2 settembre
3. Calabria, dal 2 luglio al 30 agosto
4. Campania, da 2 luglio al30 agosto
5. Emilia Romagna, dal 2 luglio al 31 agosto (per sessanta giorni)
6. Friuli Venezia Giulia, dal 2 luglio al 30 settembre (per sessanta giorni anche non consecutivi)
7. Lazio, dal 2 luglio (per sei settimane)
8. Liguria, dal 2 luglio al 16 agosto (per quanta cinque giorni)
9. Lombardia, dal 2 luglio al 30 agosto
10. Marche, dal 2 luglio (per sessanta giorni)
11. Molise, dal 2 luglio al 31 agosto (per sessanta giorni)
12. Piemonte, dal 2 luglio (per otto settimane)
13. Puglia, dal 2 luglio al 15 settembre
14. Sardegna, dal 2 luglio al 30 agosto
15. Sicilia, dal 1° luglio al 15 settembre
16. Toscana, dal 2 luglio (per sessanta giorni)
17. Umbria, dal 2 luglio (per sessanta giorni)
18. Valle d’Aosta, dal 2 luglio al 30 settembre
19. Veneto, dal 2 luglio al 31 agosto
20. Trento e Provincia per sessanta giorni per cui i commercianti potranno scegliere autonomamente il periodo in cui effettuarli.

Ecco una citazione che riflette l’entusiasmo e l’eccitazione che circonda il periodo dei saldi in questo caso estivi 2023: “i saldi sono il momento in cui i sogni di shopping diventano realtà a prezzi scontati”.

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