Aprile 2019 è arrivato e ha portato notevoli rivoluzioni sia per l’operatore telefonico TIM che per la piattaforma di streaming digitale Netflix. La novità è che le ricariche con Tim si potranno effettuare anche mediante comandi vocali dell’assistente virtuale di Google mentre Netflix ha rimosso il primo mese gratuito. Ecco i dettagli.

Ricariche con l’assistente di Google per TIM

Tim è il primo operatore in Italia la cui ricarica o la fattura della rete fissa si potrà pagare tramite comando vocale Google.

In merito a ciò, Tim comunica che la compatibilità tra l’applicazione MyTim dell’operatore e l’assistente Google è stata incrementata. Proprio per questo si potranno eseguire pagamenti mediante i comandi vocali dell’assistente Google e tramite carta prepagata, Paypal o carta di credito.

La frase che i clienti Tim dovranno pronunciare per accedere a tale servizio sarà “Ok Google, parla con Tim“. Al primo accesso che verrà eseguito, poi, Google chiederà di collegare l’account personale “My Tim”. Il cliente, quindi, verrà indirizzato in automatico su di esso dove si dovranno inserire soltanto lo username e la password. In seguito, poi, basterà soltanto pronunciare la frase su indicata e chiedere ciò che si desidera.

L’operatore da logo rosso, blu e bianco comunica che, grazie a tali comandi vocali, sarà possibile in ogni momento controllare il credito residuo, la propria offerta o semplicemente chiedere info sulla fattura di casa. I comandi vocali, asserisce Tim, saranno disponibili sia con smartphone iOS e Android sia mediante altoparlanti intelligenti come Home Mini e Google Home.

Netflix: scompare il primo mese gratuito

Il primo mese gratuito di Netflix non è più disponibile. L’azienda, in merito alle segnalazioni e alle proteste, ha risposto di aver fatto ciò perché sta testando la disponibilità e la durata di una prova gratuita. Questo per capire al meglio come i clienti valutano la piattaforma Netflix.

La stessa ha anche comunicato che i test che si stanno effettuando sono diversi e variano di paese in paese. Essi, inoltre, potrebbero non essere permanenti. In Francia ed in Spagna, ad esempio, si continua a avere il primo mese gratis.

I piani degli abbonamenti in Italia, al momento, restano identici a quelli del mese di marzo. C’è quello a 7,99 euro che è il base, quello a 10,99 euro che è lo standard e quello a 13,99 euro che è il Premium nonostante si vociferi che essi a breve subiranno un aumento così come accaduto negli Stati Uniti d’America.

C’è anche un’altra novità, sempre di Netflix, che ha prodotto forti critiche ovvero la rimozione della possibilità di riprodurre i video di Netlifx su dispositivi compatibili come Airplay. Gli utenti dell’app per iOS su iPhone ed iPad, infatti, non riescono più ad inviare il video sulla Apple Tv o su altri dispositivi che sono compatibili. Netflix ha risposto inizialmente di avere problemi tecnici e poi di aver rimosso l’opzione su tutti i dispositivi Airplay.

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