Le Postepay sono delle carte ricaricabili di Poste Italiane per soddisfare al meglio ogni esigenza. Le più utilizzate sono sicuramente la standard e la evolution: ecco allora le loro principali caratteristiche e differenze nonché le info su come rinnovare la carta Postepay.

Rinnovo carta Postepay: come di fa?

Il rinnovo della carta Postepay di Poste Italiane potrà avvenire direttamente online ma solo se il numero di cellulare è stato abilitato alla sicurezza web. La Postepay standard, così, potrà essere rinnovata dalla propria area personale.

Il rinnovo della carta prepagata potrà avvenire anche telefonicamente. Qualora non abbiate ancora abilitato la carta, infatti, potrete chiamare il servizio clienti Bancoposta al seguente numero 800.00.33.22 e chiederne il rinnovo.

Info rinnovo Postepay di Poste Italiane

Il rinnovo della propria Postepay potrà avvenire a partire da 2 mesi prima e fino a 18 mesi dopo la scadenza. Qualora sulla vecchia carta ci sia del credito, esso sarà trasferito in forma gratuita sulla nuova Postepay. Proprio per questo le Poste Italiane ricordano di tenere sempre a portata di mano la vecchia carta prepagata.

Carta Postepay standard ed evolution: le principali differenze

Sia la carta prepagata Postepay standard che quella evolution sono degli strumenti ideali anche per acquistare online e per prelevare denaro contante presso gli ATM Postamat e Bancari. La principale differenza tra le due prepagate è che la evolution dispone di un Iban grazie al quale è possibile accreditare lo stipendio o la pensione sulla carta, disporre e ricevere bonifici nonché domiciliare le utenze e pagare i bollettini.

Anche i costi sono diversi. Quello di emissione per la standard è di 10 euro mentre per la Evolution è di 5 euro. Quest’ultima ha poi un canone annuale da pagare che è di 10 euro mentre la standard no. Infine le commissioni per i prelievi sono le medesime ovvero 1 euro se si preleva da uffici postali abilitati, 0 euro da ATM Postamat e 2 euro da ATM bancario abilitato in Italia e nei paesi dell’Unione Europea.

Nei paesi Non Euro, invece, dagli ATM bancari si paga 5 euro di commissione più l’1,10% dell’importo del prelievo. Quest’ultima disposizione è stata introdotta il 1° luglio 2018.

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