L’operatore telefonico Tim sulla sua pagina ufficiale, ecco il link, ha comunicato che a partire dal 1° ottobre vi saranno delle rimodulazioni delle condizioni contrattuali per i clienti di rete fissa per esigenze di carattere economico dovute anche al mutamento delle politiche commerciali. Per questo alcune offerte subiranno un aumento. Ecco quali e tutte le novità che riguarderanno i clienti Tim da ottobre.

Aumenti abbonamenti, servizi aggiuntivi e prodotti a noleggio Tim dal 1° ottobre

Dal 1° ottobre 2020 aumenterà il costo dell’abbonamento mensile delle offerte Tutto voce, Tutto voce con sconto fedeltà, Tutto voce con sconto Special e Voce senza limiti di 1,90 euro al mese.

Il costo di Tutto Voce Superspecial e Linea Adsl, invece, aumenterà di 2 euro. I clienti interessati da tali rimodulazioni saranno informati con una specifica comunicazione nella fattura Tim di agosto.

Aumenterà anche il costo dell’abbonamento mensile del servizio “Chi è” ( per la visualizzazione del numero di chi sta chiamando sul display del telefono di casa) di 1 euro. Ci sarà inoltre la rimodulazione dell’ “Avviso di chiamata”, della “Conversazione a tre” e del “Trasferimento di chiamata di a 0,84 euro (IVA inclusa). Qualora siano attivi sulla propria linea due di questi servizi, il prezzo complessivo aumenterà soltanto di 0,77 euro mente se saranno attivi tutti e tre i suddetti servizi, il prezzo complessivo aumenterà di 0,69 euro. Anche in questo caso i clienti interessati dalla rimodulazione saranno informati mediante fattura Tim di agosto.

Dal 1° ottobre inoltre aumenterà il canone mensile del noleggio delle prese a spina di 0,49 euro, quello del noleggio dei telefoni (indicato in fattura come “noleggio telefono”) di 1,16 euro e quello di noleggio dei modem di 1,62 euro. In caso di promozioni in corso, esse saranno mantenute fino alla scadenza contrattuale mentre saranno esclusi dall’aumento i prodotti concessi in comodo d’uso.

Infine aumenterà anche il costo mensile del servizio di produzione e spedizione della fattura cartacea di 0,50 euro (IVA inclusa).

Ciò sopratutto per incentivare il passaggio a strumenti di pagamento digitali per ridurre la carta e preservare l’ambiente.

Come recedere da Tim

Se il cliente non vorrà accettare le variazioni contrattuali su indicate potrà recedere dal contratto anche passando ad altro operatore, senza penali né costi di disattivazione, purché ne dia comunicazione entro il 30 settembre 2020.

Il diritto di recesso (senza pagare penali o costi di disattivazione)  potrà essere fatto mediante i seguenti canali: Area Clienti MyTIM (ci si dovrà ovviamente registrare), scrivendo alla Casella Postale 111 – 00054 Fiumicino (Roma) o mediante pec all’indirizzo “[email protected]”, chiamando il 187 che è il numero del Servizio Clienti o, infine, recandosi in un negozio Tim.

L’operatore dal logo rosso, bianco e blu ricorda che qualora il recesso si faccia per posta o mediante Pec si dovrà allegare una fotocopia del documento di identità del titolare del contratto specificando nell’oggetto della comunicazione la seguente dicitura “modifica condizioni contrattuali”. Qualora, infine, sulla propria linea vi siano in corso pagamenti rateali come ad esempio modem o contributo attivazione allora il cliente potrà continuare a pagare le rate residue fino alla scadenza contrattualmente prevista o decidere di saldare l’importo ancora dovuto in unica soluzione. Ciò, però, lo si dovrà specificare nella richiesta di recesso o in un momento successivo.

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