Il disservizio iniziato nella notte tra il 22 e il 23 gennaio scorso non poteva passare inosservato. Spunta il rimborso Virgilio e Libero Mail. Come farne richiesta? Diverse associazioni a tutela dei consumatori si sono subito attivate per formulare moduli da compilare. Ecco come fare domanda.

Rimborso Virgilio e Libero Mail, come chiederlo?

Sono 9 milioni gli italiani che sono rimasti senza posta elettronica per quasi una settimana. Il progressivo ripristino degli account è durato infatti giorni. Alcuni fortunati hanno avuto un disservizio di poco più di 48 ore, mentre altri sono rimasti all’oscuro per ben 5 giorni.

Purtroppo, oltre al danno anche la beffa. Tutte le mail inviate in questo lasso di tempo non sono mai arrivate e non arriveranno mai. Si tratta quindi di posta perduta per sempre, e non sappiamo se, tra le tante promo che ci arrivano via mail solitamente, ci sia stata anche qualche comunicazione importante della quale ora non siamo a conoscenza.

Note associazioni a tutela dei consumatori si sono subito attivate per procedere alla richiesta di rimborso. Tra queste spiccano Altroconsumo ed Euroconsumatori. La prima ha preparato un modulo gratuito che si può compilare e inviare direttamente a Italiaonline. La seconda invece chiede 2 euro per i costi si stesura del modulo. C’è però chi è andato ancora oltre: un’altra associazione a difesa dei consumatori ha infatti preparato addirittura una class action allo scopo di fare causa all’azienda. In pratica, si raccoglieranno le firme e le testimonianze di tutti coloro che hanno subito il disservizio, al fine di dimostrare l’importante danno subito.

Chi dovrà pagare?

Probabilmente nessuno. La nostra impressione è che sostanzialmente il rimborso di Virgilio e Libero Mail sarà poco più che uno spavento per Italiaonline. Probabilmente, l’azienda dovrà effettivamente dare motivazioni esaustive a chi si sta occupando del caso, ma difficile che arrivi davvero un rimborso per i consumatori.

Innanzitutto, rimborsare 9 milioni di italiani significa davvero svuotare il proprio conto, a meno che non si parli di 1 euro simbolico a italiano (somma totale che arriva comunque a ben 9 milioni di euro).

Più probabile, invece, che la cosa si archivi con un nulla di fatto. Insomma, anche se compilate uno dei moduli proposti dalle varie associazioni, non è detto che la vostra richiesta di rimborso Virgilio e Libero venga accolta. Questo perché, quando si firma il contratto di iscrizione alle mail in questione, c’è una clausola che fa espressamente riferimento al fatto che eventuali disservizi non potranno essere imputati alle responsabilità dell’azienda (anche se effettivamente i responsabili sono davvero loro).