Che cosa può fare chi ha deciso di prenotare le proprie vacanze in Grecia e non sa se è meglio partire o rinunciare? Quali possibilità di rimborsi ci sono per il caos incendi sulle isole greche come Rodi? Il Ministro della Protezione Civile ha sottolineato come 19mila sfollati sia una sorta di record per il paese.

A Corfù, la situazione è soltanto leggermente migliore: al momento, sono ‘soltanto’ 2500 le persone che sono state allontanate dalla famosa isola, a seguito di un grosso incendio divampato sul monte Pantokratos.

Si parla di 17 villaggi turistici evacuati. Intanto, le fiamme continuano la loro attività distruttrice su entrambe le isole. Chi si trova ancora a Rodi racconta una situazione drammatica: l’impossibilità di accendere i condizionatori, l’energia elettrica che salta e internet che va e viene.

I suggerimenti della Farnesina e il nodo rimborsi

Il traffico aereo per l’isola di Rodi, dove si sta vivendo la situazione più allarmante, è ancora attivo, con l’aeroporto ancora pienamente funzionante. L’isola greca vive di turismo, e saltare una stagione estiva significherebbe un danno incalcolabile per gli abitanti. La Farnesina ha rilasciato una dichiarazione, chiedendo agli italiani di cambiare destinazione e cercare altre soluzioni di viaggio, soprattutto se non si è ancora prenotato.

Sì, perché il nodo rimborsi riguarda proprio la situazione di chi ha una prenotazione in tasca e, al momento, non sa cosa sarebbe preferibile fare. La situazione rientrerà sicuramente, ma fra quanto tempo? Come comportarsi? E la situazione incendi a Corfù è altrettanto grave? Si aggreverà? Insomma, i dubbi sono davvero tanti.

Rimborsi, caos incendi isole greche: è possibile ottenerli?

La questione è semplice. Al momento attuale, chi ha già acquistato un biglietto aereo non può chiedere alcun rimborso, perché gli aeroporti sono operativi. Chi dovesse decidere di non partire, con ogni probabilità perderebbe quanto ha speso. La situazione cambia, invece, se per motivi di sicurezza è la stessa compagnia aerea a decidere di cancellare i voli verso le destinazioni greche a rischio.

In questo caso, infatti, dipende dalle politiche interne della singola compagnia, ma si ha diritto o al rimborso del costo del biglietto o a un voucher da utilizzare per la stessa compagnia (per quest’ultima possibilità, occorre controllare con attenzione la scadenza del buono). Sulla questione ‘risarcimenti’, appellandosi al Regolamento CE 261 del 2004, data la straordinarietà della situazione, è molto difficile che si possa ottenere qualcosa.

E l’albergo? Se si decide di rinunciare alla vacanza a Rodi o Corfù, con ogni probabilità si perderà anche quanto speso per l’alloggio. L’unica possibilità è quella di aver sottoscritto una polizza assicurativa sull’annullamento del viaggio, oppure se la prenotazione prevedeva la possibilità di cancellazione in anticipo. Anche in questo caso, le condizioni possono essere molto differenti a seconda della soluzione di viaggio scelta: occorre contattare e chiedere informazioni all’agenzia turistica, al tour operator o alla piattaforma alla quale ci si è rivolti per la prenotazione.

La situazione di Rodi

Nell’isola di Rodi, i tour operator stanno cercando comunque di sistemare tutti i turisti nelle strutture a disposizione, ma la situazione resta molto complessa, per la difficoltà di dare la giusta assistenza a tutti.

Alcuni operatori, come Tui e Jet2, hanno deciso di cancellare i pacchetti vacanze per i prossimi giorni e stanno inviando aerei a Rodi per rimpatriare i turisti rimasti senza albergo o alloggio. Anche la nota compagnia di volo lowcost, EasyJet, ha deciso di annullare i pacchetti vacanza per Rodi fino al 26 luglio e ha annunciato che chi abbia una prenotazione per Rodi, antecedente la data del 29 luglio, può chiedere il cambio del proprio volo senza alcuna penalità, in modo assolutamente gratuito.

In sintesi

1. La situazione a Rodi è drammatica: 19mila persone evacuate, strutture distrutte, e incendi che continuano a devastare l’isola.


2. La situazione a Corfù è migliore, ma sono già 17 i villaggi evacuati.
3. Il nodo rimborsi è particolarmente complesso. Gli aeroporti delle isole greche sono ancora operativi, per cui chi decidesse di non partire perderebbe i soldi del biglietto.
4. Lo stesso discorso vale per l’albergo o in generale l’alloggio. Se non si è sottoscritta un’assicurazione o la prenotazione non prevede la cancellazione, anche in questo caso si tratta di soldi persi.
5. La Farnesina invita a valutare con attenzione l’opportunità di viaggiare verso Rodi e Corfù.

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