Diversificare il capitale significa considerare asset alternativi. Tra le ultime tendenze spunta il vino come investimento. Ti sei mai chiesto quanto vale la tua collezione di vini pregiati? Un nostro lettore ci ha scritto proprio su questo argomento:

“Salve, ho letto il vostro articolo sui tre vini pregiati in cui conviene investire nel 2023 e per la prima volta mi è balenata l’idea di possedere un piccolo capitale nella mia cantina personale. Mi spiego meglio: non sono un esperto di vino ma un appassionato.

Sono un medico e molti pazienti, sapendo di questa mia passione, per le festività mi regalano vini da collezione per ringraziarmi della mia disponibilità. Non sono mai andato a cercare il valore delle etichette ma penso che in alcuni casi possa trattarsi di vini pregiati. Posso trasformarli in un investimento e guadagnarci qualcosa?”

La finanza alcolica

Il mondo della finanza legato ai vini si sta espandendo sempre di più. Con la maggiore diffusione della cultura del vino, cresce anche la possibilità di trasformarlo in un investimento. Una soluzione interessante per chi vuole diversificare il proprio portafoglio. Il Knight Frank Luxury Investment Index ha registrato negli ultimi 10 anni una crescita del +137% nel mercato del vino pregiato e anche l’indice Liv-ex 100 conferma questo trend segnando nel 2022 un +7,1%.

Non è una realtà fatta solo di piccoli collezionisti privati. Ad esempio Wine Profit insediatasi in questo settore nel 2018, possiede oggi circa 65.000 bottiglie di vino a magazzino, con un valore economico di oltre 7 milioni di euro.

Il mercato dei beni di lusso a consumo

Emanuel Paglicci, Chief Executive Officer di Wine Profit ancora il prezzo del vino a due fattori chiave: domanda e rarità. “Come molti altri beni di lusso, il vino pregiato ha una forte tendenza a crescere di valore nel tempo in quanto ogni anno viene prodotta solo una piccolissima quantità di bottiglie di ciascun vino.

A differenza di altri beni di lusso, tuttavia, la caratteristica unica del vino pregiato è che è fatto per essere consumato e questo fa sì che nel tempo diventi un bene ancora più limitato e quindi più costoso”.

Come investire nei vini pregiati

In altre parole la società aiuta collezionisti e investitori a scegliere le migliore bottiglie di vino per uso investimento.
La scelta delle etichette non deve essere casuale e neppure dettata esclusivamente dai gusti personali. Dovrà invece essere strategica per creare una collezione di vini su misura e garantire il giusto stoccaggio in magazzini fiscali (per non addebitarsi iva e accise sul vino) e maturazione in attesa del raggiungimento del cd picco finanziario.

Come creare una collezione di vini da investimento in 4 step

  1. Consulenza
  2. Acquisto delle migliori bottiglie: solo su etichette esclusive, di alta qualità e il cui valore si stima possa crescere nel tempo. Meglio se direttamente dal produttore finale o dai distributori certificati, per avere la certezza dell’originalità e dell’integrità.
  3. Stoccaggio nei magazzini fiscali dedicati alla maturazione di bottiglie di pregio, affinché venga conservato secondo le corrette condizioni (posizione orizzontale, minima esposizione alla luce, umidità e temperatura costante, assenza di vibrazioni e forti odori sono alcune delle condizioni per conservare il vino alla perfezione).
  4. Liquidazione sul mercato: la vendita una volta che il vino ha raggiunto il suo picco di valore (potenziali acquirenti sono ristoranti, alberghi, enoteche ma anche collezionisti privati).