In questo periodo piagato dal caro bollette un interrogativo sorge spontaneo: quanto consumano determinati dispositivi tecnologiciIn questo periodo piagato dal caro bollette un interrogativo sorge spontaneo? Stavolta vogliamo indagare nel dettaglio i consumi di smartphone e tablet. Pesano davvero così tanto sulle nostre bollette, oppure fanno parte di quei pochi gadget che non vanno a incidere più di tanto?

Fare a meno dello smartphone è ormai impossibile. Sappiamo tutti quanto la nostra vita quotidiana sia legata a questo dispositivo, sia per quanto riguarda il divertimento che per quanto concerne le nostre attività professionali.

Ormai il telefonino non è più un semplice strumento per parlare, ma una periferica a tutti gli effetti del nostro corpo che ci permette di ampliare le nostre azioni continuamente. Facciamo acquisti, ordiniamo da mangiare, parliamo con persone all’estero, facciamo riunioni di lavoro e altro ancora. Insomma, lo smartphone è diventato un prodotto necessario nel nostro quotidiano ed è impossibile stare senza.

Ricaricare smartphone e tablet, quanto ci costa?

Come dicevamo, vivere senza smartphone ormai è impossibile e solo i grandi asceti che scelgono una vita di eremitaggio in montagna potrebbero riuscirci. Per il tablet la questione è invece un po’ diversa. In realtà, questi dispositivi offrono sostanzialmente le medesime soluzioni offerte dai telefonini (infatti, quelli con SIM permettono anche di effettuare telefonate), ma con dimensioni maggiori. In effetti, l’unica differenza sta tutta nella grandezza, avendo i tablet display da più pollici.

Ma veniamo finalmente al quesito sui consumi. Quanto spendiamo per ricaricare smartphone e tablet? Partiamo dagli smartphone e diciamo subito che il consumo di questi dispositivi è davvero basso, circa 0,003 Wh. Tradotto in euro, un anno intero di ricarica ci costerà meno di 5 euro, considerando una ricarica di un’ora al giorno. Attenzione però a non lasciare il telefono sotto carica di notte. Se volete abbattere ulteriormente i costi è meglio evitare questa abitudine.

Fare il pieno della batteria nelle ore notturne, significa lasciare il telefonino tutta la notte sotto carica. In questo caso, anche se la ricarica è ormai terminata, la corrente continuerà ad essere assorbita dal dispositivo, determinando quindi un leggero aumento dei consumi.

Quanto costa ricaricare un tablet?

Passiamo ora ai consumi relativi alla ricarica del tablet. In questo caso possiamo dire che la spesa è sicuramente maggiore. Questo perché, come abbiamo visto, le dimensioni del dispositivo sono nettamente più grandi. Il consumo di energia infatti è determinato anche dalla grandezza del display (ne sa qualcosa chi ha televisori particolarmente grandi). Ad ogni modo, i consumi dei tablet in termini di energia elettrica rimangono sostanzialmente molto blandi e si configurano a metà strada tra lo smartphone e il computer portatile.

Ciò significa che per ricaricare un tablet si spenderà circa una decina di euro all’anno. Anche in questo caso è consigliabile sempre caricarlo durante il giorno, così da staccarlo dalla corrente una volta che avrà completato il suo ciclo di ricarica. Il discorso è infatti il medesimo fatto lo smartphone. A tal proposito ricordiamo che lasciare il caricabatterie nella presa senza tenerlo collegato al dispositivo comporta un consumo pari a 0,25 Wh.