Il cambio dell’ora da legale a solare avverrà il prossimo mese di ottobre per cui le lancette degli orologi si dovranno spostare indietro di un’ora cosicché si guadagnerà un’ora di sonno in più. Tutti si chiedono se sarà l’ultima volta che verrà effettuata tale operazione ma a questa domanda è impossibile rispondere.

Nel 2018, come tutti ricorderanno, gli stati membri hanno votato per la fine del cambio di ora che sarebbe dovuta avvenire entro la fine del 2021. Il Parlamento Europeo, però, aveva lasciato la decisione finale a ogni stato.

Ad oggi, però, nessuno dei paesi dell’Unione ha legiferato nulla in merito e in pochi hanno dichiarato le loro intenzioni.

Nel nostro paese il cambio dell’ora porta notevoli benefici in termini di risparmio energetico. Quest’ultimo è cruciale per la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Contribuisce, inoltre, a limitare il cambiamento climatico, a proteggere l’ambiente, a ridurre le bollette energetiche, a promuovere l’innovazione tecnologica e a migliorare la sicurezza energetica.

L’importanza di spostare le lancette

In Italia così come in altre parti del mondo, il cambio di ora da legale a solare e viceversa è importante per svariati motivi. Il primo è, come detto, il risparmio energetico in quanto spostando in estate un’ora avanti le lancette degli orologi si cerca di allineare meglio l’utilizzo della luce del sole con l’attività umana. Si riduce così l’ausilio dell’illuminazione artificiale durante le ore serali.

In molti vorrebbero però mantenere l’ora legale tutto l’anno perché così si risparmierebbe energia. Si guadagnerebbe, infatti, un’ora in più di luce e calore solare ogni giorno. Ma è proprio così? L’utilizzo dell’ora legale per tutto l’anno nel periodo invernale porterebbe un’ora di luce in più la sera ma una in meno la mattina. Le attività umane, però, continuerebbero a svolgersi nel medesimo orario.

Quando cambia l’ora da legale a solare nel 2023, si risparmierà davvero energia?

Il prossimo cambio dell’ora da legale a solare ci sarà nella notte (alle 3) tra il 28 e il 29 ottobre 2023. Le lancette degli orologi dovranno quindi essere spostate un’ora indietro. Non tutti, però, sono d’accordo su tale cambio perché vorrebbero che l’ora legale restasse tutto l’anno.

Da una ricerca realizzata l’anno scorso dal Centro Studi di Conflavoro Pmi, infatti, emerge che mantenere quest’ultima avrebbe fatto risparmiare nel 2023 circa 2,7 miliardi di euro sui consumi dell’elettricità. Tale stima si era basata sull’ultimo fabbisogno energetico certo secondo i dati Terna pari a 318,1 chilowattora comprese le rinnovabili. Il calcolo era avvenuto prendendo in considerazione il prezzo dell’elettricità nel mercato tutelato da Arera. Parliamo di 0,51 euro/KWh di ottobre 2022. Quindi per Conflavoro l’abolizione del cambio si sarebbe rivelata una strategia utile per ammortizzare in parte il caro energia che per mesi ha attanagliato le famiglie.

La Conflavoro aveva anche fatto questo esempio: a Roma il 21 dicembre (giorno più corto dell’anno) con l’ora solare il sole tramonta alle 16.42 mentre con la legale sarebbe tramontato alle 17.42. Di conseguenza il sole sarebbe sorto alle 8.34 anziché alle 7.34. Nonostante questo, però, per l’associazione, con l’adozione dell’ora legale ci sarebbe stato un notevole risparmio sui consumi e sulla luce elettrica. Il motivo è che la maggior parte delle attività è ancora il pieno svolgimento in quel frangente orario.

Per quanto concerne il parere degli italiani, in un sondaggio realizzato lo scorso anno dalla Swg, essi avevano espresso la preferenza per il mantenimento dell’ora legale anche in inverno.

Insomma la questione è molto spinosa per cui, così come lo scorso anno, ci si chiede: l’ora solare è in arrivo oppure no dato che il caro energia potrebbe tornare a mordere nuovamente? Al momento sembrerebbe di si.

Riassumendo…

1. Il prossimo cambio dell’ora da legale a solare ci sarà a breve
2. Le lancette degli orologi si dovranno spostare un’ora indietro nella notte tra il 28 e il 29 ottobre
3. Molti preferirebbero lasciare l’ora legale tutto l’anno perché ci sarebbe in questo modo, secondo alcune analisi, un notevole risparmio energetico.

[email protected]