Stiamo assistendo alla discesa delle bollette di luce e gas e nel prossimo mese si stima che tale trend proseguirà.

Per quanto riguarda l’elettricità, l’Arera prevede un taglio anche superiore del 20% (per aprile) dopo quello del 19,5% deciso alla fine dello scorso anno per il primo trimestre 2023. Anche per il gas, per marzo, si assisterà a una discesa del prezzo.

Gli italiani, quindi, potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo perché è stato proprio Stefano Besseghini, presidente Arera, ad anticipare il ribasso delle tariffe per i clienti del mercato tutelato.

Nonostante questo, però, i costi delle bollette di luce e gas restano più alti rispetto a quelli pre-crisi secondo le stime dell’Unione Nazionale dei Consumatori.

Senza gli sconti, bollette di luce e gas alle stelle?

Secondo le stime dell’Unc se il prezzo dell’elettricità scendesse del 20% nel secondo trimestre dell’anno, la bolletta scenderebbe da 1434 a 1147 (calo di 287 euro). Questo per una famiglia tipo in tutela con consumi medi energetici pari a 2700 kilowattora all’anno e potenza di 3 KW. Rispetto ad aprile dello scorso anno, però, nonostante la discesa dei prezzi, la bolletta sarebbe comunque più alta del 2,8% e quindi di 31 euro in più. Se i dati si confrontano con quelli di aprile 2021, invece, l’aumento su base annua sarebbe di 585 euro. Prendendo come esempio la spesa di una famiglia tipo (dati dell’Arera) tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2021 quando la bolletta annua era di circa 517 euro, ad oggi, la stessa famiglia spenderebbe 630 euro in più (il 121,9% in più).

Sempre secondo l’Unc se la luce scendesse del 20% come ipotizza l’Arera e il Governo non rinnovasse gli sconti introdotti dal vecchio esecutivo Draghi, la bolletta per una famiglia tipo nel mercato tutelato sarebbe più alta. Passerebbe infatti dai 1147 euro ipotizzati ai 1271 euro su base annua. La stangata, quindi, sarebbe di 155 euro su base annua rispetto al 2022 e di 709 euro rispetto al 2021 (aprile).

Nel caso del gas, invece, se il prezzo dell’energia resterà questo, una famiglia tipo che nel mercato tutelato consuma 1400 metri cubi all’anno pagherebbe 1928 euro su base annua rispetto ai 1210 euro passati.

Non è il momento di togliere gli sconti

Per evitare salassi sulle bollette di luce e gas, l’Unione Nazionale Consumatori invita il Governo a non togliere o rimodulare gli sconti. Massimiliano Dona, presidente dell’Associazione, spiega infatti che le bollette continuano a essere molto alte e mandano in tilt il ceto medio. Nonostante siano più basse degli scorsi mesi, infatti, restano a livelli doppi rispetto ai tempi normali (quelli del 2021).

In merito allo studio del nuovo bonus famiglia (aiuto sul caro energia) annunciato dal Governo, l’Unc è scettica. Non solo perché partirebbe dalla seconda metà dell’anno ma perché si baserebbe sui consumi. Verrebbe premiato chi ha risparmiato più energia quest’anno, in un inverno in cui i riscaldamenti sono stati accesi di meno e le temperature sono state abbastanza tiepide. Inoltre c’è da dire che, visti i super aumenti, tutti hanno cercato di fare il possibile per risparmiare sia sulle bollette della luce che del gas per cui è impossibile che si possa fare di più.

Assoutenti, invece, fa sapere di essere contenta per la conferma della proroga degli sconti in scadenza il prossimo 31 marzo. Dalle stime, infatti, emerge che senza di essi sul gas si pagherebbero 703,53 euro annui a famiglia in più mentre per la luce 386,37 euro in più.

A questo punto non ci resta che attendere per capire quali saranno le prossime mosse del Governo. La speranza è che in tempi brevi si possa tornare a pagare le bollette di luce e gas come nel periodo pre-crisi.

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