I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di investimento a termine. Significa che non durano per sempre ma hanno una scadenza. Nel caso degli ordinari odierni, essi producono interessi fino a 20 anni (prima fino a 30 anni) e poi nulla più. Dopo dieci anni dalla scadenza, poi, si prescrivono e quando si arriva a ciò, si perde sia il capitale investito che gli interessi nel frattempo maturati.

C’è  un avviso diramato da Poste Italiane che invita tutti coloro che possiedono dei bfp in scadenza a controllare se essi fanno parte della lista di quelli che andranno in prescrizione.

Considerato il momento di crisi, tra bollette alle stelle e prodotti alimentari a prezzi pazzi, perdere del denaro prezioso a seguito di un investimento, è molto svantaggioso. Chi ha dei titoli, quindi, deve assolutamente controllare la data di scadenza per evitare di avere brutte sorprese.

Buoni fruttiferi postali cartacei: attenzione alla prescrizione

Poste Italiane continua a chiedere ai risparmiatori di prestare la massima attenzione alla prescrizione. In un avviso comunica infatti che i titoli cartacei si prescriveranno dieci anni dopo la scadenza di essi. Quando si verificherà tale condizione, non si potrà più chiedere a Poste né il rimborso della cifra investita e nemmeno degli interessi.

Il motivo è che si prescriveranno a favore del Ministero dell’economia e delle finanze (che ne possiede la titolarità nel caso siano stati emessi dal 18 novembre 1953 al 13 aprile 2001. La titolarità di quelli emessi dal 14 aprile 20001, invece, è di Cassa Depositi e Prestiti e si prescriveranno a favore di un Fondo Istituito presso il Mef. Quest’ultimo è nato per rimborsare le vittime di frodi finanziarie o che hanno subito un danno ingiusto non risarcito.

Sull’avviso, Poste Italiane invita i clienti e controllare i propri titoli cartacei e prestare attenzione al conseguente termine di prescrizione decennale. Qualora dietro al buono fruttifero postale non sia riportata la data di scadenza, la si potrà consultare collegandosi al sito ufficiale di Poste Italiane, previa iscrizione. Nel caso si vogliano più dettagli, ci si potrà rivolgere al personale presso gli uffici postali, consultare anche il sito di Cdp oppure chiamare il numero gratuito 800.00.33.22.

Quali sono i titoli che andranno in prescrizione: ecco l’elenco

Poste Italiane ha stilato un elenco dei buoni fruttiferi postali in scadenza nel 2023. Ecco l’elenco:

1. Buoni fruttiferi postali 18 mesi serie D19-D20-D21-D22-D23-D24-D25-D26-D27-D28-D29-D30: emessi da luglio 2011 a giugno 2012
2. Bfp 18 mesi Plus, serie Z01-Z02-Z03-Z04-Z05-Z06-Z07-Z08-Z09-Z10-Z11: emessi da agosto 2011 a giugno 2012
3. Bfp dedicati ai minori Intestati a coloro che sono nati dal 1°gennaio 1995 al 31 dicembre 1995
4. Buoni di Poste Italiane ordinari serie O. Parliamo di quella emessa da gennaio 1983 a dicembre 1983 (si potrà chiedere il rimborso fino al 31 dicembre 2023).

E ancora

La lista dei buoni fruttiferi postali presente nell’avviso di Poste Italiane è lunga. Ecco gli altri titoli che andranno in prescrizione nel 2023 e ai quali si dovrà prestare la massima attenzione onde evitare di perdere capitale e interessi.

1) Bfp170 Cdp Fedeltà: serie TF204A191107 emessa da 7 novembre 2019 al 31 dicembre 2019
2) Bfp170 Cdp Premium: serie TF304A191118 emessa da 18 novembre 2019 al 31 dicembre 2019
3) Buoni fruttiferi postali 3×4: Serie T01 emessa dal 24 ottobre 2011 al 31 ottobre 2011. Quella T02 emessa dal 1° novembre 2011 al 30 novembre 2011 e la T03 dal 1° dicembre 2011 al 31 dicembre 2011
4) Bfp di Poste Italiane dedicati ai minori, intestati a coloro che sono nati dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2005
5) Buoni postali ordinari serie Q. Esattamente quella emessa da gennaio 1993 a dicembre 1993. Inoltre la serie A,5, A6, A7, A8, A9 emesse da gennaio 2003 al 31 dicembre 2003.

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