I rincari dei prodotti energetici non hanno risparmiato, durante l’ultima stagione fredda, i costi per l’acquisto del pellet. I prezzi in alcuni casi sono addirittura triplicati: il pellet, durante questo periodo dell’anno scorso, dunque pre-stagionale, si aggiravano intorno ai 4-5 euro per un sacco da 15 kg. A ottobre del 2022 non lo si trovava a meno di 11,90 euro (con rincari fino al 138%), mentre a gennaio 2023 la media è stata intorno ai 9,2 euro. adesso, in bassa stagione, è possibile trovarlo a un prezzo che si aggira sui 6-8 euro.

Potrebbe dunque essere questo il momento migliore per l’acquisto del pellet in vista dell’inverno 2024, in modo da riuscire a strappare un prezzo particolarmente conveniente. Gli esperti del settore raccomandano di non lasciarsi sfuggire l’occasione in queste settimane, perché a breve i prezzi potrebbero tornare a crescere.

Qual è la situazione del pellet

Sono innumerevoli le ragioni che hanno visto crescere, in maniera esponenziale, il prezzo del pellet durante l’ultima stagione invernale. Un sacco di pellet, in alcuni momenti, poteva superare anche i 12 euro e soltanto verso la fine della stagione fredda, tra marzo e parile, i prezzi sono tornati a calare, pur restando ben oltre la media del periodo che ha preceduto la guerra in Ucraina.

I motivi per cui il pellet è aumentato tanto nei mesi scorsi sono le seguenti.

1. L’aumento della domanda e la contrazione dell’offerta. A causa degli aumenti delle tariffe del gas, molte famiglie hanno optato per riscaldamenti a biomassa e questo ha fatto crescere le richieste di pellet. Contemporaneamente, i paesi produttori di pellet hanno deciso di ridurre le esportazioni, proprio per preservare il fabbisogno interno.
2. La scarsità della materia prima. Il legno già da tempo scarseggia in tutta Europa e questo ha portato alla crescita dei costi della materia prima e dunque anche del pellet che ne è un derivato.


3. L’aumento dei costi di carburanti e trasporto. L’Italia importa la maggior parte del pellet di cui necessita e la crescita dei costi del trasporto, che incidono per circa la metà del prezzo, hanno portato a ulteriori aumenti.
4. La speculazione. Non dimentichiamo che molti rivenditori, approfittando della situazione di scarsità e aumento della domanda, hanno fatto crescere a dismisura i prezzi.
La situazione è stata così grave che è dovuto intervenire il governo nella Legge di Bilancio 2023. Nel periodo tra gennaio e marzo 2023 l’IVA sul pellet è stata ridotta dal 22% al 10%, permettendo una leggera contrazione dei costi e una maggiore sostenibilità per le famiglie. A partire da aprile, però, l’imposta è tornata al 22%.

Pellet inverno 2024, è il momento di acquistarlo e fare scorte: prezzi e tendenze

Nel mese di aprile, il prezzo del pellet era sceso fino a circa 6 euro per un sacco da 15 kg. Al momento è possibile ancora trovarlo a un costo compreso tra 6 e 8 euro. il primo suggerimento che diamo è comunque di diffidare da offerte troppo allettanti.

Le truffe sono all’ordine del giorno: la promessa è di forniture con prezzi intorno ai 5 euro. Un prezzo così contenuto purtroppo è quasi sempre non realistico. Gli esperti del settore raccomandano di fare in fretta e di fare scorte proprio in questo periodo, perché il prezzo già in piena estate potrebbe ricominciare a crescere. Nelle ultime settimane ci sono stati incrementi nell’ordine di circa 30 centesimi e il trend sembra essere in crescita. Se si intende fare scorte per l’inverno 2024, occorre fare in fretta. È possibile trovare il pellet ancora circa a 6 euro al sacco, e spendendo poco in più ci si può permettere anche prodotti di alta qualità.

Riassumendo…

1. Nel periodo più ‘nero’, durante la stagione fredda 2022-2023, il prezzo del pellet era salito anche intorno ai 12 euro.


2. A gennaio era impossibile trovarlo a meno di 9 euro.
3. Un miglioramento si è avuto grazie agli interventi governativi e la riduzione dell’IVA. Ma dal mese di aprile, l’imposta è tornata al 22%.
4. In questo momento il prezzo si aggira tra 6 e 8 euro, ma conviene fare in fretta perché le tendenze parlano già di una risalita.
5. L’inverno 2024 potrebbe essere nuovamente difficile. La guerra in Ucraina prosegue e di pace non se ne parla. Si potrebbero insomma verificare le medesime condizioni dell’anno scorso, con aumento della domanda e contrazione dell’offerta. E prezzi dunque nuovamente alle stelle.

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