Obbligazioni o buoni fruttiferi postali, cosa scegliere per investire il proprio denaro?

Le prime sono titoli di credito che garantiscono a chi le acquista il rimborso del capitale (al termine del periodo prestabilito) più un interesse. Come per ogni attività finanziaria, comunica l’Autorità Italiana per la Vigilanza dei mercati finanziari, ci sono dei rischi. Più alti sono gli interessi, infatti, che in questo periodo fanno gola a tutti, più alti però sono i rischi.

Quelli tipici sono: il rischio di interesse ovvero la possibilità che il prezzo del titolo scenda per le variazioni dei tassi di interesse e quello di credito.

Quest’ultimo è legato alla possibilità che l’emittente sia in parte o del tutto inadempiente nel pagamento di capitale e interessi.

Prima di investire il proprio denaro, quindi, è necessario prendere in considerazione tutti i pro e i contro.

I buoni fruttiferi postali, invece, non presentano alcun rischio perché garantiti dallo Stato Italiano.

Buoni fruttiferi postali al 2,50% in 4 anni

Il buono fruttifero postale che offre un tasso di interesse lordo fino al 2,50% è il 4AnniRisparmioSemplice che dura proprio 4 anni.

Con questo titolo si ha flessibilità di rimborso quando si vuole, purché nei limiti della prescrizione. Si può sottoscrivere, però, solo se si attiva un piano di risparmio risparmiosemplice ed è necessario essere titolari di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale con la stessa intestazione dei bfp nonché aver aderito al piano di risparmio risparmiosemplice.

Grazie a quest’ultimo è possibile costruire un piccolo capitale mediante sottoscrizione periodica/automatica dei bfp. Per poter ricevere il tasso migliore ovvero del 2,50% annuo lordo bisogna però raggiungere le 24 sottoscrizioni periodiche. Il tasso effettivo di rendimento annuo lordo standard, invece, sarà dell’1,50%.

Si ricorda che non ci sarà alcun costo per la sottoscrizione o per il rimborso di questi buoni fruttiferi postali, eccetto gli oneri di natura fiscale.

Si avrà poi una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi e non si pagherà imposta di successione.

Le obbligazioni

Sicuramente i buoni fruttiferi postali renderanno di meno rispetto alle obbligazioni Goldman Sachs con tasso fisso callable del 5%. Sulla pagina ufficiale si legge che la cedola fissa annuale è uguale al 5% lordo e 3,70% netto fino alla scadenza o fino a un eventuale rimborso anticipato.

Il rendimento, poi,  dipenderà, spiega Goldman Sachs, anche dal prezzo di acquisto e di vendita (se avverrà prima della scadenza) sul mercato. I fattori che potrebbero influenzare il rendimento, sono ad esempio i tassi di interesse sul mercato, il livello di liquidità e il merito creditizio dell’Emittente.

Per quanto concerne il pagamento della cedola, esso ci sarà il 28 settembre di ogni anno fino alla scadenza o al rimborso mentre la prima data utile di pagamento sarà quella del 28 settembre 2023.

Come spiega Goldman Sachs, infine, tali obbligazioni offriranno flussi cedolari uguali al 5% lordo e il rimborso integrale del valore nominale alla scadenza, salvo il rischio di credito dell’emittente. Infine la data di scadenza sarà quella del 28 settembre 2032.

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