I mutui saranno ancora più cari. Arriva un’altra doccia fredda per coloro che hanno chiesto dei finanziamenti a tasso variabile o che ne dovranno chiedere uno.

La Bce, infatti, ha alzato nuovamente i tassi di interesse di un altro 0,25% (si arriva, quindi, al 4%).
I mutuatari, quindi, si ritroveranno a dover affrontare dei pagamenti mensili più alti per rimborsare il mutuo. Ciò potrebbe quindi rendere più difficile per alcune persone acquistare una casa e inoltre potrebbe limitare la capacità di prendere in prestito delle somme maggiori.

Con i tassi più alti, poi, il potere di acquisto dei mutuatari potrebbe diminuire. Significa che costoro potranno permettersi solo una casa di dimensioni e di qualità più basse rispetto al periodo in cui i tassi erano più bassi.

Insomma la situazione non è buona, cosa fare allora per risparmiare il più possibile?

Tassi decisi dalla Bce

Christine Lagarde, la presidente della Bce, l’aveva annunciato e ora è reale. I tassi di interesse sono cresciuti ulteriormente, dello 0,25% e il motivo è sempre lo stesso: contrastare l’inflazione che non accenna ad arretrare. Dopo anni di relativa quiete, abbiamo assistito a un primo aumento dello 0,50% lo scorso luglio, a settembre dello 0,75% e a ottobre e dicembre dello 0,50%.

Il problema è che anche il 2023 non è iniziato nel migliore dei modi in quanto a febbraio c’è stato il primo aumento dello 0,50% mentre a maggio e ora a giugno dello 0,25%. Le notizie negative non sono finite in quanto si attendono nuovi aumenti anche a luglio.

Ora la gatta da pelare è per coloro che hanno mutui a tasso variabile in quanto saranno più cari. Il problema si presenterà anche per chi ne dovrà chiedere uno adesso, compreso quello a tasso fisso. Ci sono però delle soluzioni da valutare per risparmiare.

Mutui più cari, la Bce porta i tassi al 4%: come risparmiare?

Gli italiani sono sul piede di guerra per la decisione della Bce di alzare di un altro 0,25% i tassi di interesse.

La conseguenza sarà infatti che i mutui variabili saranno più cari per tutti e non solo.

Come tutti sapranno, la rata di chi ha già un finanziamento variabile in atto varia solitamente ogni mese. Essa si ottiene sommando lo spread che resta sempre lo stesso all’Euribor. Se quest’ultimo cresce, quindi, anche la rata diventa più alta. L’Euribor, infatti, è molto influenzato dal tasso di riferimento della Bce.

Come spiega Altroconsumo, ci sono però dei modi per risparmiare. In primis, si potrebbe prendere in considerazione l’idea di fare una surroga. Tale opzione permette di cambiare completamente il mutuo affidandosi a un’altra banca. Il debito si trasferisce, quindi, a un nuovo Istituto di Credito per cui varia la tipologia, il tasso e la durata. Resta, invece, fisso solo il capitale residuo del mutuo che viene trasferito.

Anche la rinegoziazione, potrebbe essere un’alternativa per risparmiare. In questo caso si dovrebbe chiedere alla banca con la quale il finanziamento è in essere di passare da un tasso variabile a uno fisso, misto, a rata protetta o con cap. L’Istituto di Credito, però, non è obbligato a concederla. Grazie alla Finanziaria del 2023, che sarà valida fino al 31 dicembre, però, è tornata la rinegoziazione di Stato. Grazie a essa i clienti con mutuo che rispettano determinati requisiti potranno rinegoziare il tasso del mutuo da variabile a fisso. Non servirà quindi il beneplacito della banca e le condizioni saranno uguali per tutti.

Riassumendo….

1. È arrivata la nuova mazzata della Bce
2. Nuovo aumento tassi di interesse dello 0,25% (si arriva al 4% totale)
3. I mutui diventano sempre più cari
4. Alternative per risparmiare sono la surroga e la rinegoziazione.

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