Arrivano novità importanti per i consumatori in merito ai mutui indicizzati in valuta estera. Il Coordinamento Nazionale ‘Dalla Parte del Consumatore‘ comunica infatti che di recente la Corte di Giustizia Europea si è espressa a riguardo di tale tipologia di mutui. Lo ha fatto sancendo dei principi fondamentali per la tutela dei consumatori. Ecco le novità.

Le novità in materia di mutui indicizzati in valuta estera

Molti consumatori si sono rivolti al Coordinamento Nazionale ‘Dalla Parte del Consumatore‘ per problemi legati a mutui indicizzati in valuta estera.

Ora però c’è una soluzione affermano gli avvocati Massimiliano Valcada, esperto in Diritto Europeo, ed Emilio Graziuso, responsabile del Coordinamento Nazionale ‘Dalla Parte del Consumatore’. La Corte di Giustizia Europea, infatti, ha stabilito che la Banca per quanto concerne i mutui in valuta estera dovrà sempre informare il cliente dei meccanismi di cambio ma anche dei rischi che si possono correre comprese le ripercussioni per variazioni tassi.
In tali casi, il cliente potrà chiedere all’Autorità Giudiziaria che la clausola di indicizzazione in valuta estera sia annullata. Inoltre potrà chiedere che gli vengano restituite le somme utilizzate per essa sempre che la ‘pattuizione abbia prodotto ricadute negative nella sfera giuridico economica del mutuatario‘.

L’associazione a difesa dei consumatori comunica che i problemi dei mutui a tasso indicizzato in valuta estera riguarda molti consumatori. Tale materia, comunque, è affrontata a livello giuridico dall’Abf che ha stabilito delle clausole contrattuali. Queste però, secondo l’associazione, non comunicano in modo trasparente come funziona esattamente il meccanismo della conversione della valuta estera.
Grazie alle ultime decisioni della Corte di Giustizia e dell’Abf, però, secondo i due avvocati, ora i consumatori avranno più possibilità di far valere i propri diritti. Inoltre avranno più opportunità di ottenere la restituzione di quanto speso per clausole abusive e quindi nulle.

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