Il mercato dei mutui giovani prima casa è in fermento dopo le proposte avanzate dal Governo Draghi. Se esse andassero a buon fine si potrebbe acquistare la prima casa senza anticipo con garanzia dello Stato. L’obiettivo è quello di supportare gli under 35 e garantire loro un luogo sicuro nel quale vivere. Da quando il lockdown ha costretto tutti a restare a casa, avere una dimora confortevole è diventato il sogno un po’ di tutti. Il problema per i giovani è che raggiungono l’indipendenza economica sempre più tardi e per questo non riescono ad acquistare immobili senza l’aiuto dei genitori.


Dall’analisi dell’Osservatorio di MutuiOnline si nota infatti che la percentuale dei mutui erogati ai giovani sotto i 35 anni è scesa di molto dal 2011 ad oggi. Si è passati infatti dal 37,9% al 28,9%. Anche la fotografia di aprile rispetto allo stesso mese del 2020 registra un calo: dal 30,3% al 28% del totale dei finanziamenti erogati. I tassi variabili, poi, sono ai minimi storici per cui grazie anche alle misure del Governo questo sembra essere davvero il periodo ideale per sottoscrivere un mutuo.

Tassi ai minimi e calo di surroghe: è il momento dei mutui giovani

Dall’analisi di Mutuionline.it emerge che questo è un ottimo momento per aprire un mutuo. Soprattutto grazie al calo dei tassi variabili che sono ai minimi storici: 0,71% per mutui a 20-30 anni. I tassi fissi, invece, registrano un lieve rialzo: 1,12% ad aprile rispetto allo 0,90% a gennaio a causa dell’aumento dell’Eurirs. Si mantengono, comunque, più bassi del 2020. Nonostante tutto, però, è sempre il tasso fisso a dominare con il 95% delle erogazioni. Grazie ai tassi più bassi, poi, gli italiani chiedono degli importi sempre più alti rispetto a prima. Le richieste sopra i 200 mila euro, ad esempio, passano al 12,8% rispetto all’11,1% del 2020. Si registra inoltre un costante aumento dei mutui prima casa e una diminuzione delle richieste di surroga.

Ciò indica quindi una maggiore fiducia nell’acquisto delle case.
Per quanto concerne i mutui giovani si registrano grosse difficoltà per gli under 35 nell’ottenere finanziamenti. La proposta del premier Draghi, però, potrebbe portare ad un’inversione di tendenza. Ad aprile 2021 , secondo i dati di Mutuionline.it, si registra solo il 28% del totale dei finanziamenti erogati ai giovani sotto i 35 anni.
Per quanto concerne i mutui in generale quelli maggiormente richiesti ed erogati sono Nord: la percentuale è del 45,6% contro il 36,9% del 2015. Al Sud, invece si è passati nello stesso arco temporale dal 16,9% al 13,2% mentre al Centro dal 38,3% al 34,8%.

Quanto si risparmia oggi per i mutui giovani prima casa

Secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it se un giovane sotto i 36 anni compra un immobile da 150 mila euro con un valore catastale di 77.098 dovrebbe paga un’imposta di registro di 1.542 euro. Ad essa si vanno poi ad aggiungere 100 euro per l’imposta catastale e per quella ipotecaria. A tali cifre, poi, si aggiunge l’imposta sostitutiva sul mutuo. Per un finanziamento di 120 mila euro è di 300 euro. Questo se si acquista da un privato. L’imposta di registro è infatti uguale al 2% del valore catastale dell’immobile mentre quella catastale e ipotecaria di 50 euro ognuna. Ad esse si aggiunge poi quella sui finanziamenti che è uguale allo 0,25% del valore del mutuo concesso della banca. Qualora la bozza del Decreto Sostegno Bis fosse approvata così come è adesso il giovane risparmierebbe 1.942 euro. A questa cifra, poi, si dovrebbe sommare anche il risparmio ottenuto dal mancato pagamento al notaio.
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