Iniziamo immediatamente con la definizione di ‘libretto di risparmio’: si tratta di un documento che il cliente ottiene dalla banca quando ha effettuato la richiesta per l’apertura di una forma di deposito a risparmio; questo documento – chiamato appunto ‘libretto di risparmio’ – è ciò che deve essere consegnato alla sportello quando si intende effettuare un’operazione.  Sul libretto viene annotata tutta la lista dei movimenti effettuati – prelievi e versamenti – così come si sono succeduti nel tempo.

Ma quali sono le sue caratteristiche? Che operazioni permette di fare?

Cos’è il ‘libretto di risparmio’

Occorre dire preliminarmente che esistevano due tipologie di ‘libretto di risparmio’:

  1. Libretto al portatore: permetteva alla persona a cui era stato ‘ceduto’ o al titolare del documento di effettuare ogni tipo di operazione – è chiaro comunque che le banche erano tenute all’identificazione della persona e a richiedere che venisse mostrato un documento che attestasse il ‘passaggio’, cioè la ‘cessione’, dal vecchio ‘portatore’ al nuovo.
    Entro il 31 dicembre 2018, però, ha cessato di esistere,
  2. Libretto nominativo: esiste e consente soltanto al titolare – cioè colui che ha aperto il tipo specifico di rapporto di deposito – di effettuare operazioni; si segnala comunque la possibilità di aprire un libretto di risparmio cointestato, il che permette l’utilizzazione del ‘nominativo’ a due persone.

Importante sottolineare un ulteriore aspetto: con le più recenti norme antiriciclaggio, era stato stabilito che su un libretto a portatore non potevano essere depositati più di 1000 euro, mentre per il libretto nominativo non esiste alcuna limitazione.

Le caratteristiche principali del libretto di risparmio

Occorre immediatamente dire che le operazioni che è possibile svolgere con il libretto di risparmio sono piuttosto limitate, in quanto fondamentalmente le uniche azioni che si possono compiere sono prelievi e versamenti. Importante sottolineare che i prelievi possono essere effettuati soltanto a partire dal saldo effettivamente disponibile: non è possibile, dunque, andare in ‘rosso’.

Inoltre, alcune banche concedono qualche operazione aggiuntiva: la possibilità dell’accredito della pensione o la possibilità dell’associazione di una carta di debito al libretto. Si tratta, chiaramente, di un documento che dovrebbe permettere di accantonare somme in vista appunto del ‘risparmio’: in questo senso, è sempre possibile vincolare le somme versate – in parte o completamente – per un certo periodo di tempo, in maniera tale da ottenere interessi più vantaggiosi e convenienti.

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