Attenzione alla data del 2 aprile 2023, si rischia infatti di perdere il capitale accantonato sui libretti postali. In tale data, infatti, quelli che sono risultati dormienti al 31 agosto si estingueranno e la somma presente su di essi verrà depositata presso il Fondo istituito dalla Finanziaria 2006.

Occhio quindi ai propri libretti postali, esattamente a quelli non movimentati dal titolare da più di 10 anni con saldo superiore a 100 euro. Anche se si hanno depositati solo 150 euro sul libretto perché rischiare di perderli? In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo anche pochi euro possono far tirare un sospiro di sollievo.

Per controllare se i propri libretti postali sono dormienti si potrà consultare la pagina ufficiale di Poste Italiane relativa ad essi oppure si potranno chiedere informazioni presso l’ufficio postale. In alternativa si potrà anche chiamare al numero verde gratuito 800003322.

La data del 2 aprile è da segnare

Poste Italiane ha diramato un avviso nel quale si comunicati che entro il prossimo 2 aprile 2023, i titolati dei libretti che risultano dormienti al 31 agosto 2022 si dovranno recare presso l’ufficio postale.

Il motivo è che per i libretti in proprio possesso si dovrà eseguire il censimento anagrafico al fine di evitare, dopo questa data, l’estinzione degli stessi e la conseguente devoluzione al Fondo delle somme su depositate. Quest’ultimo è gestito dal Consap e disciplinato dal regolamento di cui al DPR del 22 giugno 2007 numero 116.

I titolari di tale tipologia di libretto, in ogni caso, hanno ricevuto una comunicazione specifica in merito a ciò.

C’è un modo per non perdere il denaro

Come detto, i libretti postali sui quali non vengono effettuate operazioni da più di dieci anni si dicono “dormienti”. Si tratta però di quelli che non sono sottoposti a blocchi operativi/procedimenti che ne impediscano la rendicontazione e con saldo più alto di 100 euro.

Si ricorda che nella categoria dei conti cosiddetti dormienti rientrano non soltanto i libretti di risparmio, sia postali che bancari, ma anche i conti correnti, le azioni, le obbligazioni, i certificati di deposito, i fondi di investimento e gli assegni circolari.

Questo se non risulteranno operazioni o movimentazioni da parte del titolare del rapporto o di terzi delegati entro dieci anni.

I libretti dormienti, poi, verranno estinti entro centottanta giorni dalla comunicazione da parte di Poste Italiane se il titolare non effettuerà un’operazione/movimentazione.

Qualora i propri libretti postali vengano estinti, niente paura, non si perderanno i risparmi. I titolari, infatti, avranno dieci anni di tempo per rivendicare i contenuti. Le domande si dovranno, però, presentare al Consap Spa in modo telematico oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede della società.

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