Quando ci si trova iscritti al registro dei protestati, diviene molto difficile non solo ottenere un prestito o un mutuo, ma anche aprire un normale e comune conto corrente. Qualora, però, ci fossero esigenze, è possibile comunque trovare soluzioni alternative al conto corrente classico che permettono di effettuare una serie di operazioni come bonifici e domiciliazioni per quanto concerne le utenze domestiche.

Carta conto: l’alternativa al conto corrente classico per i protestati

Chi si trova iscritto al registro dei protestati ha dinanzi a sé due opzioni fondamentali per quanto concerne la possibilità di aprire un conto tradizionale:

  • Qualora la situazione debitoria non è tale da scoraggiare l’istituto di credito, risulta comunque possibile aprire un conto corrente classico, specialmente su banche online – è chiaro comunque che, anche quando possibile, non si potranno ottenere né il libretto degli assegni né carte di credito
  • Qualora, invece, la situazione debitoria sia tale che nessuna banca accetta l’apertura del conto corrente classico, la possibile soluzione può diventare la cosiddetta ‘carta conto’: si tratta di una carta del tipo ‘prepagata’ che è associata a un IBAN e che quindi, oltre ai pagamenti e ai prelievi, permette di effettuare alcune operazioni come i bonifici e le domiciliazioni per il pagamento delle bollette; si tratta di una possibilità che ha dalla sua anche il risparmio, in quanto prevede costi più contenuti rispetto al conto corrente tradizionale, permangono comunque alcune limitazioni come l’impossibilità di accedere a un libretto assegni o di andare in rosso – in ogni situazione di protesto o pignoramento è comunque impossibile accedere a questa tipologia di servizi come a qualunque forma di anticipo di denaro.

Cancellazione dal registro dei protestati: le procedure

Per quanto riguarda, infine, la cancellazione dal registro dei professati, basta in realtà (e ovviamente) saldare del tutto i debiti pregressi e rimediare, nel caso, agli assegni rimasti scoperti.

Due sono le possibilità:

  1. Una volta ricevuta la notifica di ‘protesto’, se si risana la situazione debitoria entro un anno, per la cancellazione dal registro basterà presentare domanda all’Ufficio Protesti della Camera di Commercio,
  2. Qualora, invece, trascorra più di un anno dalla notifica di ‘protesto’, una volta risolta la situazione debitoria, per ottenere la cancellazione e la riabilitazione occorrerà avviare la procedura presso il Tribunale di competenza.

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