L’Italia da Nord a Sud, negli ultimi giorni, è stata colpita da un’ondata di maltempo anomala che ha causato l’interruzione dell’energia elettrica in alcuni luoghi. In Veneto ed in Friuli Venezia Giulia, ad esempio, ci sono stati danni elevati in quanto le linee sono state danneggiate dalla caduta di alberi ad alto fusto. Anche le raffiche di vento, le frane e gli smottamenti hanno causato problemi. Ci si chiede quindi se è possibile richiedere rimborsi ed indennizzi per mancata erogazione dell’energia elettrica.

Ecco cosa comunica l’Arera.

Rimborsi interruzione luce per il maltempo

L’Arera, che è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti ed Ambiente, comunica a questa pagina quando si avrà diritto ai rimborsi per mancata erogazione dell’energia elettrica.  Si evince che, qualora l’interruzione della luce sia al di sotto delle otto ore, allora non vi saranno rimborsi. Questi ultimi scatteranno dalle otto alle sedici ore e dipenderanno da alcuni fattori come il numero degli abitanti del comune interessato dall’interruzione dell’energia elettrica, l’impianto a bassa e media tensione nonché dal preavviso. L’Arera comunica inoltre che, qualora vi sia preavviso di distacco di elettricità, il rimborso sarà di 30 euro più 15 euro per ogni 4 ore aggiuntive fino alla cifra massima di 300 euro e ciò anche per interruzione senza preavviso.

La soglia minima per richiedere il rimborso per la mancata erogazione della corrente elettrica, poi, sarà diversa a seconda del numero di abitanti. Qualora siano coinvolti comuni con più di 50 mila persone, il tempo massimo di ripristino della corrente sarà di otto ore consecutive o non consecutive se avverrà una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio. Qualora gli abitanti coinvolti vivano in un comune con più di 5 mila unità e meno 50 mila sarà di 12 ore consecutive. Infine, qualora i cittadini vivano in un comune di meno di 5 mila unità, la soglia minima sarà di 16 ore.

Interruzione luce: come si hanno i rimborsi

Solitamente i rimborsi nei casi su evidenziati partono in automatico: in bolletta, infatti, entro sessanta giorni, si trova l’accredito. Se ciò non dovesse accadere, si dovrà fare domanda scritta ed inviarla per posta entro 8 mesi dal giorno in cui vi è stata l’interruzione. Il gestore, poi, avrà tre mesi di tempo per rispondere sul perché non abbia erogato il rimborso o procederà direttamente ad accreditare la cifra spettante al malcapitato utente. Si comunica infine che, qualora vi siano clienti morosi soggetti all’interruzione elettrica, questi ultimi non riceveranno il rimborso. Stesso discorso varrà anche per coloro che hanno causato l’interruzione della corrente o che non hanno una dichiarazione di conformità dell’impianto.

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