I nuovi incentivi auto 2022 dovrebbero arrivare a breve e l’esclusione delle aziende potrebbe far sparire le immatricolazioni a chilometro zero delle concessionarie. Sono proprio queste ultime, però, che fino ad ora hanno contribuito a determinare la prenotazione degli incentivi passati.

Le ultime indiscrezioni sugli incentivi auto 2022

I nuovi incentivi auto sono previsti dal decreto legge numero 17 del 2022 del 1° marzo. Prenderanno però forma mediante un Dpcm che dovrebbe arrivare in settimana. Sul tavolo dovrebbe esserci un fondo di 700 milioni per il 2022 ed 1 miliardo circa per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030.

Tali cifre dovrebbero favorire la transizione verde, gli investimenti verso forme produttive più sostenibili e incentivi per acquistare veicoli non inquinanti. Gli incentivi auto, quindi, dovrebbero avere fondi per 650 milioni di euro nel 2022, 2023 e 2024. Dei 650 milioni di euro del 2022, 250 dovrebbero essere destinati alle auto elettriche, 250 alle ibride plug-in e 150 milioni per le auto termiche a basse emissioni. Una delle novità, se così i fondi saranno divisi, potrebbe essere il ritorno alle agevolazioni anche per le auto endotermiche che rispettano limiti di emissioni di anidride carbonica.
Dalle indiscrezioni si evince che i bonus potrebbero essere così suddivisi:
1. fascia di emissioni 0-20 g/km di Co2: 6.000 euro con rottamazione e 4.000 euro senza (auto elettriche).
2. fascia 21-60 g/km di Co2: 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza (ibride plug-in).
3. fascia di emissioni 61-135 g/km di Co2: 2.000 euro solo con rottamazione (auto full e mild hybrid ma anche a benzina, diesel, metano e gpl).

Per quanto riguarda i veicoli che si dovranno rottamare si pensa che verranno inclusi quelli con classe fino a Euro 5 senza limiti sulla data di immatricolazione. Il veicolo dovrà però essere intestato all’acquirente del nuovo oppure ad un familiare convivente da almeno dodici mesi. I tetti di spesa potrebbero essere di 35 mila euro + IVA e 45 mila + IVA in base alle fasce di emissione.


I prossimi incentivi, poi, potrebbero includere anche le moto a due, tre o quattro ruote che dovranno però avere un’omologazione non più bassa di Euro 5. Con rottamazione si parla di uno sconto del 40% sul prezzo del listino fino ad un massimo di 4 mila euro se si rottama un veicolo di classe 0,1,2,3 e 4. Senza rottamazione, invece, del 30% su un prezzo di listino massimo di 3 mila euro.
Si vocifera infine che dagli incentivi potrebbero restare fuori le persone giuridiche tranne le aziende di car sharing. Queste ultime, però, sembrerebbe possano acquistare solo veicoli con emissioni fino a 60 g/km di CO2 che dovranno restare nelle flotte per almeno 24 mesi.
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