Perché gli incentivi auto 2022 tardano ad arrivare? A questa domanda risponde il ministro Giorgetti che comunica infatti di sperare che entro la settimana ci sia il via libera di tutti i ministri coinvolti. Ci si chiede poi se gli incentivi includeranno anche i veicoli aziendali e le moto. Ecco le prime anticipazioni in merito.

Incentivi auto 2022: tutto ciò che sappiamo fino ad ora

Tardano ad arrivare gli incentivi governativi auto per l’acquisto di veicoli nuovi poco inquinanti. Ci sono infatti ancora alcuni punti da chiarire e saranno i decreti attuativi a farlo.

Giorgetti per il ritardo si dice dispiaciuto perché “il mercato è in apnea e gli acquirenti sono in attesa, è nostro dovere dare risposte il prima possibile“. Si augura che per la settimana ci sia la condivisione da parte di tutti i ministri.
Intanto, come spiega Ilcorriere, Francesco Naso che è il sottosegretario di Motus-E ha chiesto al Governo degli incentivi anche per le flotte aziendali. Tale settore, comunica, rappresenta il 40% del mercato dei veicoli nelle fasce di emissione 0-20 e 21-60 grammi di Co2 per chilometro. Le flotte aziendali, quindi, potrebbero incrementare la diffusione della batterie immettendo tra 3-4 anni sul mercato dell’usato delle auto elettriche acquistabili dalle famiglie a prezzi ridotti.

Soldi stanziati per gli incentivi auto 2022

I milioni di euro stanziati per l’anno in corso (2022) sono 600 e ancora non si sa come verranno distribuiti. Le ultime indiscrezioni parlano di due fasce: quella da 0 a 60 g/km di CO2 per chilometro e quella da 61 a 135 g/km di CO2. La prima riguarda quindi le auto elettriche e quelle ibride plug-in mentre la seconda i modelli a benzina e diesel. Ovviamente più denaro andrebbe per i veicoli meno inquinanti.
Uno dei motivi per i quali si crede ci sia ritardo nell’emanazione degli incentivi è anche il tetto dei prezzi.

All’inizio si era pensato di stabilire quello di 35 mila euro Iva esclusa per le auto elettriche e 45 mila euro (Iva esclusa) per le ibride plug-in. Nel Governo però ci sono state forti pressioni per alzare il tetto di spesa per cui per tutte e due le categorie potrebbe essere di 45 mila euro. Per la fascia da 61 a 135 g/km di CO2, il prezzo massimo potrebbe essere invece di 25 mila euro Iva esclusa. Infine il ministro Giovannini ha dichiarato che potrebbero arrivare anche dei bonus per le moto con motorizzazioni tradizionali.
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