La UE potrebbe introdurre presto una regolamentazione sui pagamenti in contanti, attraverso la quarta direttiva per il contrasto del riciclaggio di denaro entro il 2017. In tale sede, Bruxelles potrebbe imporre sul piano europeo un tetto per le transazioni cash di 5.000 euro. A proporlo è niente di meno che il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ritiene che una soglia europea, oltre la quale sarebbe vietato pagare in contanti sarebbe meglio delle varie soluzioni nazionali.

La Germania non ha alcun limite per i pagamenti in contanti, ma da tempo il governo discute di introdurre un limite, al fine di contrastare l’economia sommersa e il terrorismo.

Una soluzione, che non piace affatto alla Bundesbank, che qualche anno fa ha definito il contante “un diritto umano” e che ancora poche settimane fa si batteva contro la decisione della BCE di non stampare più la banconota da 500 euro, che resta, però, a corso legale.

Stop banconota 50 euro legato a divieto uso contante?

La Bundesbank è tra quanti ha considerato la lotta al terrorismo solo una scusa, dietro la quale Francoforte si nasconderebbe per stringere progressivamente sull’uso del contante. Per quanto sia rara, la banconota da 50 euro rappresenta quasi un terzo dell’intero valore della massa monetaria nell’Eurozona.

La proposta del governo tedesco tradisce proprio quanto temuto dalla BuBa, ovvero che vi sarebbe un piano europeo per limitare il numero delle transazioni cash. L’Italia ha adottato stringenti limitazioni sin dal 2012, quando fu vietato di pagare in contanti per somme al di sopra dei 999 euro. Dall’1 gennaio di quest’anno, il limite è stato alzato oltre i 2.999 euro, un passo voluto dal governo Renzi per cercare di dare impulso ai consumi, come ha ammesso il premier stesso.

 

 

Cosa cambia per gli italiani

Una soglia europea per i pagamenti in contanti potrebbe, allo stato attuale, alzare ulteriormente il limite introdotto in Italia, se dovesse essere quello di 5.000 euro, prospettato da Berlino.

In Francia e Spagna, esiste il divieto di uso del contante per operazioni sopra i 3.000 euro e non sembra che i due paesi, come gli altri nella UE, siano disposti ad accettare limiti inferiori.

Dunque, pur con tutte le critiche possibili al piano di Bruxelles, è probabile che per gli italiani non si avvertirà alcun impatto concreto, ma che anzi si possano persino allentare le maglie dei divieti, se la nostra legislazione fosse costretta ad adeguarsi alla soglia continentale dei 5.000 euro. Certo, invece, è che il trend appare pericoloso: l’Europa inizia a mettere mano alla riduzione di libertà nelle modalità di pagamento dei suoi cittadini. Solo per combattere il terrorismo?