Il deposito a risparmio – più comunemente conosciuto come ‘conto deposito’ – presenta una procedura piuttosto semplice: si tratta di depositare il proprio denaro presso un istituto bancario che si impegna nella restituzione qualora venga richiesta. È possibile, successivamente, versare altre somme e, in maniera tradizionale, è il libretto di risparmio il documento che attesta tutte le operazioni di prelievo e versamento.

In questo articolo chiariremo come funziona, quanto costa e quali rischi può comportare il deposito a risparmio bancario.

Come funziona il deposito a risparmio bancario o conto deposito?

Le tipologie di deposito a risparmio o conto deposito sono essenzialmente due:

  1. vincolato: il rendimento per questa tipologia è maggiore in quanto le somme restano in deposito per una quantità di tempo prestabilita – l’inconveniente maggiore riguarda il caso in cui si è costretti a svincolare le somme perché potrebbe comportare costi aggiuntivi (in questo caso, è sempre utile e buona norma prendere visione in maniera chiara delle caratteristiche del conto deposito e fare tutte le domande che si ritiene opportuno)
  2. libero: il rendimento per questa tipologia è ovviamente minore, ma si ha la libertà di versare e prelevare senza alcuna forma di limitazione né per quanto concerne le somme né per quanto concerne i tempi

Un deposito a risparmio bancario o conto deposito offre, di norma, i seguenti servizi bancari:

  1. possibilità di ricezione di bonifici,
  2. addebito periodico per quanto concerne i pagamenti ripetitivi e
  3. una carta bancaria per i prelievi.

Un elemento da tenere presente è che un conto deposito deve avere sempre il saldo positivo. Se il libretto è intestato a minori di età compresa tra i 13 e i 17 anni non può essere cointestato, ma solitamente è fornita comunque una carta di pagamento.

Quanto costa il deposito a risparmio bancario o conto deposito?

I costi per un conto deposito sono variabili a seconda dell’istituzione bancaria: di norma, essi sono rappresentati dalle cosiddette spese di gestione, che concernono il numero di operazioni o la tipologia di servizi cui si ha accesso o di cui si è scelto di usufruire.

Per quanto concerne i depositi per i minori, sono spesso attive promozioni che non prevedono costi per quanto concerne la gestione e l’apertura.

Quali rischi ci sono con il deposito a risparmio bancario o conto deposito?

Il rischio maggiore è la variazione sfavorevole per il cliente delle condizioni finanziarie connesse ad esempio al tasso di interesse creditore o a commissioni e spese varie connesse al servizio. Il cliente, però, è tutelato, ma occorre conoscere quali sono le condizioni dei tassi di interesse, dal momento che nessuna banca può modificare in maniera unilaterale tali condizioni. In questo senso, è opportuno leggere con estrema attenzione il contratto e le clausole che contiene: l’importante è sapere che la banca è tenuta, nel caso di modifica delle condizioni finanziarie relative al tasso di interesse, a comunicarlo al cliente con un preavviso di almeno due mesi mediante le modalità che sono state concordate in sede di stipula del contratto. Qualora il cliente non fosse d’accordo con le modifiche può recedere entro il termine previsto di applicazione della clausola.

Un ultimo elemento importante concerne il sistema di garanzia, promosso dall’Unione Europea, sui depositi inferiori o pari a 100mila euro: anche se la banca dovesse trovarsi in condizioni avverse, la clausola di salvaguardia mette al sicuro le somme versate (se entro la cifra di 100mila euro). Il limite si applica sull’ammontare per singola banca di ciascun singolo depositante.

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