Le bollette di luce e gas, nonostante il calo dell’elettricità comunicato dall’Arera, continuano a essere alte. Non ci saremmo mai aspettati, nella nostra vita degli ultimi anni, di arrivare al punto in cui avremmo dovuto prestare attenzione ai costi derivanti dall’utilizzazione degli elettrodomestici. E invece questo momento è arrivato.

Una domanda che probabilmente molti si stanno ponendo riguarda la cucina, anche perché le abitudini connesse alla pandemia hanno portato le persone a restare di più a casa e a dedicarsi maggiormente ai fornelli.

Insomma, che differenza di costi e consumi c’è tra una cucina a gas e una cucina elettrica? Quanto costa preparare un pranzo e lasciare i fornelli o i piani cottura accesi per un’ora?

Risparmiare sulle bollette di luce e gas, quale conviene tra fornello a gas e piano cottura a induzione?

Quando si tratta di discutere sul possibile risparmio nelle bollette di luce e gas, va immediatamente precisato che l’efficienza economica di una cucina, sia che si opti per il classico fornello a gas sia che si prediliga il piano cottura a induzione, è data dalla quantità di utilizzo, dall’attenzione nella pulizia e manutenzione, nello stesso stile di cucina.

Ebbene, se si parla di efficienza energetica, allora la sfida è vinta sicuramente dalla cucina elettrica a induzione. La ragione è molto semplice. Il calore sviluppato dal piano passa direttamente al recipiente che utilizziamo per la cottura e la dispersione è minima, va dal 10% al 15%. Il fornello a gas, invece, presenta una dispersione di calore nettamente superiore, che può arrivare a oltre il 50%. Ma sempre ragionando in termini di efficienza energetica, c’è un altro aspetto di cui tenere conto: la fiammo del fornello a gas è visibile e quindi è più intuitiva la regolazione, cosa che non avviene con la cucina elettrica.

C’è infine anche il fatto economico. Un piano a induzione costa notevolmente in più rispetto a un fornello a gas.

E anche questa spesa deve essere tenuta in conto, qualora si stia decidendo di cambiare la cucina. Ma la risposta alla domanda se costi di più l’una o l’altra non può prescindere da un ragionamento estremamente concreto: i costi attuali dell’energia elettrica e del gas. Soltanto analizzando le tariffe, è possibile capire quale conviene in questa fase storica.

Quanto costa un’ora ai fornelli? Per risparmiare in bolletta, quale conviene?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare qualche piccolo calcolo. Iniziamo dalla cucina elettrica. Immaginando che si utilizzano tre fornelli per cucinare un pasto, un piano a induzione consuma in media circa 1,5 Kw in un’ora. Immaginiamo che ogni Kwh costi circa 50 centesimi. Dunque, la preparazione del nostro pasto costerà circa 75 centesimi.

Il calcolo per il gas è un po’ più complesso. Supponiamo che 1 m3 di gas costa poco più di un euro e abbia potenziale energetico di 10,7 Kw. Se immaginiamo la medesima situazione – un pranzo per il quale siano necessari tre fornelli e la cottura di un’ora, dunque 1,5 Kw – la preparazione del pasto costerebbe appena 14 centesimi.

Anche immaginando un fornello a gas poco efficiente perché piuttosto datato, con una dispersione di calore ed energia del 50%, si arriverebbe a spendere circa 28 centesimi. Molto meno che con il piano a induzione.

La risposta è chiara. Ma è anche vero che, se abbiamo optato per un riscaldamento a pompa di calore, allora il piano a induzione permetterebbe di staccarsi completamente dal gas. E nel futuro sarà comunque necessario.

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