Dopo la crisi delle banche Svc e Credit Suisse, in molti si staranno chiedendo se i propri risparmi sono al sicuro e se gli istituti di credito italiani sono sicuri.

Ebbene, non ci si dovrà preoccupare, almeno per ora secondo il rapporto “Banking Sector: Sector Upadate” degli analisti di Equita Sim. Hanno spiegato, infatti, che in un periodo di ansia globale provocato dalle banche americane, si potranno dormire sonni tranquilli.

Quelle italiane sono solide, liquide e ben capitalizzate. Sull’argomento è intervenuto anche Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze.

Ha detto che quanto accaduto a Credit Suisse non danneggerà in alcun modo il sistema bancario italiano. I dubbi, però, sono leciti dato che la parola “rischio contagio” è tornata a dominare sul sentiment dei mercati.

Crisi banche: le italiane sono solide?

Dal rapporto di Equita Sim emerge che il settore bancario italiano gode di buona salute. Possiede, infatti, livelli di capitali/liquidità ottimi per cui non è possibile effettuare un paragone con i casi di stress osservati con Svc o Credit Suisse.

Equita è certa che per il nostro paese non ci sarà nessuna fuga dei depositi e quindi nessuna corsa agli sportelli (Bank Run). E poi bisogna ricordare che la crisi della Silicon Valley Bank si è avuta a causa di uno squilibrio tra la duration dei suoi asset e quella della sue passività.

La Equita ha spiegato inoltre che negli ultimi due anni il bilancio della Svb è cresciuto molto. Questo perché “una grande porzione dei suoi depositi a vista in forte rialzo è stata investita in titoli di stato governativi a basso rendimento. Tale situazione ha creato uno squilibrio, che ha provocato una crisi per la banca”.

Per gli istituti di credito nostrani la situazione è differente perché gli investimenti negli strumenti finanziari ci sono ma sono di meno rispetto agli asset totali delle banche.

I nostri risparmi sono al sicuro?

A seguito della crisi delle banche, in molti si stanno chiedendo se i risparmi tenuti sul conto corrente o su quello deposito sono al sicuro. La risposta è si fino a 100 mila euro a depositante perché garantiti dal Fidt ovvero dal Fondo Interbancario di Tutela dei Deposito e dal Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Il rimborso, in caso di liquidazione coatta amministrativa della banca, avviene entro 7 giorni lavorativi dal giorno in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione. Non c’è nulla da pagare e nessuna richiesta da effettuare. È in automatico il fondo che procede.

Il depositante, però, può scegliere come preferisce percepire il denaro: se mediante bonifico bancario ma su un conto diverso da quello della banca in liquidazione o se mediante assegno circolare o contanti. Per questi ultimi, si deve rispettare la normativa vigente.

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