Conviene più investire 5000 euro in Poste Italiane con i buoni fruttiferi postali o è meglio optare per i Titoli di Stato? Ebbene, prima di rispondere a tale domanda, ricordiamo che i bfp sono prodotti di investimento emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano. Piacciono tanto perché non hanno costi né di sottoscrizione né per il rimborso e poi perché hanno una tassazione agevolata sugli interessi. I Titoli di Stato sono invece obbligazioni che vengono emesse in forma periodica dal Mef ovvero il Ministero dell’Economia e delle Finanze per conto dello Stato.

Investire 5000 euro in Poste Italiane con i buoni fruttiferi postali conviene?

Sulla pagina ufficiale della Cassa Depositi e Prestiti è presente un calcolatore grazie al quale si può conoscere quanto renderanno i buoni fruttiferi postali che si sceglieranno. I migliori del momento, quelli che hanno un rendimento annuo lordo più alto sono i 4×4, prodotto top per chi desidera investire il proprio denaro fino a 16 anni. Il capitale investito si può ritirare in ogni momento ma si avrà diritto agli interessi maturati solo dopo 4, 8 e 12 anni. Il rendimento effettivo annuo lordo sarà dello 0,20% dopo il 4° anno, dello 0,30% dopo l’8° anno, dello 0,40% dopo il 12° anno e dello 0,75% dopo il 16° anno.
Investendo 5000 euro oggi 25 luglio 2021, gli interessi lordi che si matureranno il 25 luglio 2037 saranno 634,96 euro. La ritenuta fiscale sarà invece di 79,37 euro per cui il montante liquidato sarà di 5555,59 euro. Si ricorda che oltre alla ritenuta fiscale ci sarà da calcolare anche l’imposta di bollo uguale a 2 per mille annuo. La data di prescrizione sarà infine quella del 25 luglio 2047 per cui dopo tale giorno (per i titoli cartacei) non si potrà più richiedere né capitale investito e nemmeno gli interessi.

Investire 5000 euro in Titoli di Stato conviene?

Se cerchiamo di impiegare 5000 euro in asset altrettanto sicuri, sulla scadenza a 16 anni esistono due tipologie di titoli.

Iniziamo con il BTp 1 marzo 2037 e cedola 0,95% (ISIN: IT0005433195). Allo stato attuale, offre un rendimento dell’1,13%. In effetti, a fronte dei 5000 euro nominali investiti, l’esborso effettivo sarebbe di 4880 euro, data la quotazione sotto la pari di 97,60 centesimi. Pertanto, la cedola rapportata all’investimento reale sale allo 0,97% lordo all’anno. Alla scadenza, poi, l’obbligazionista incasserebbe una plusvalenza del 2,46%, cioè di 120 euro. E’ la differenza tra quanto speso oggi e quanto rimborsato dallo stato tra poco meno di 16 anni.
Meglio del BTp 2037, in termini di rendimento alla scadenza, c’è il BTp Futura 27 aprile 2037 (ISIN: IT0005442097). Offre un rendimento dell’1,42%, cioè di circa 30 punti base in più dell’altro titolo di stato di pari durata. Ma parliamo di un bond step up, cioè con cedole crescenti. Per i primi 4 anni, il tasso d’interesse corrisposto è dello 0,75%, suddiviso in 2 scadenze semestrali dello 0,375% ciascuna. Significa che l’obbligazionista incasserebbe solamente 37,50 euro lordi o 32,815 euro netti all’anno fino al 2025. Per acquistarlo, bisogna sborsare poco meno di 5000 euro: 4985 euro, data la quotazione poco sotto la pari di 99,70 centesimi.

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