Periodicamente tutti si ritrovano a pagare bollette di luce e gas per il consumo di kilowattora (nel caso dell’elettricità) e metri cubi (nel caso del gas). Ci si chiede però come è possibile misurare tali consumi: ebbene mediante il contatore. Ecco le info in merito, quelle sulla sostituzione dei contatori, sul cambio del fornitore e sui malfunzionamenti.

Contatori luce e gas: la sostituzione va pagata?

Come comunica l’associazione “consumatori.it”  la sostituzione del contatore sia esso della luce o del gas non ha costi aggiuntivi in bolletta.

Ciò significa che non si dovrà nemmeno pagare il tecnico che lo sostituisce. Il servizio di rete ovvero il contatore viene già pagato in bolletta e precisamente nella voce “spesa per il trasporto e la gestione del contatore”. Ciò sia per chi ha un contratto in regime tutelato sia per chi ha un contratto in regime libero. Qualora si cambi fornitore, il contatore non andrà sostituito in quanto esso non è di proprietà del venditore ma del distributore. Qualora il cliente decida di cambiare fornitore avrà il compito di comunicare al venditore uscente e a quello entrante la data e la lettura del passaggio di consegne.

Guasti e dubbi funzionamento contatori luce e gas: che fare

Qualora vi sia un guasto sulle rete gas o su quella elettrica, ci si dovrà rivolgere immediatamente all’emergenza guasti, gestita dal distributore. Il numero verde, e quindi non a pagamento, si potrà sempre trovare in bolletta. Qualora il guasto non dipenda dal cliente, il pronto intervento non avrà alcun costo. Nel caso della luce, quindi, consigliamo di controllare sempre prima se la mancanza della corrente dipende dall’accensione di più elettrodomestici assieme o dal mancato pagamento di una fattura.

L’associazione dei consumatori “consumatori.it” nel caso vi siano dei dubbi sul funzionamento corretto del contatore o sull’indicazione della lettura (ad esempio display guasto) consiglia di rivolgersi ad un tecnico di fiducia che possa visionare la situazione ed escludere che vi siano delle perdite o dei guasti sull’impianto.

Se si continueranno ad avere dei dubbi, però, si potrà richiedere una verifica metrologica. In questo caso ci si dovrà rivolgere al proprio venditore che comunicherà gli eventuali costi e le condizioni di esecuzione della verifica. Se al termine di quest’ultima non verranno evidenziati errori di misura “superiori ai limiti di tollerenza stabiliti dalle norme” allora la spesa di verifica sarà addebitata sulla bolletta del cliente. Qualora, invece, la verifica dovesse evendenziare degli errori di misura superiori ai limiti di tolleranza, le spese saranno a carico della società venditrice. Quest’ultima, poi, procederà a ricostruire i consumi in bolletta sulla base dell’errore riscontrato.

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