I condizionatori sono a rischio per la stretta regolatoria sui gas fluorurati. La messa al bando graduale degli F-gas potrebbe provocare, però, anche problemi per la manutenzione e la riparazione dei prodotti già esistenti sia nelle strutture pubbliche che nelle normali case come ha spiegato Ilmesaggero. È partita, infatti, la strategia del Green Deal con cui l’Unione Europea desidera raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Il regolamento F-Gas è nato, infatti, per ridurre l’impatto dei gas fluorurati ad effetto serra sulla salute umana e sull’ambiente.

Questi gas, infatti, hanno un alto potenziale di riscaldamento e contribuiscono inoltre al cambiamento climatico. L’obiettivo della Ue è dunque quello di limitare l’uso e le emissioni di F-gas incoraggiando tutti ad utilizzare alternative più sostenibili. Cosa utilizzare allora al posto dei climatizzatori (anche per risparmiare) visto che l’uso prolungato può aumentare il consumo energetico?

Cos’è il regolamento F-Gas

Non solo i condizionatori sono a rischio ma anche le pompe di calore per la stretta regolatoria Ue sui gas fluorurati. Per chi non lo sapesse, il regolamento F-Gas è una normativa Ue che disciplina l’utilizzo e la gestione dei gas fluorurati ad effetto serra con l’obiettivo di contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

Tale regolamento stabilisce un calendario (graduale) per la riduzione del quantitativo di F-Gas disponibili sul mercato, l’obiettivo è quello di ridurre l’offerta in brevi tempi. Inoltre il regolamento si pone come scopo quello di promuovere delle alternative a basse emissioni di F-Gas come i fluidi refrigeranti a basso Gwp ovvero a basso potenziale di riscaldamento globale, i gas naturali e delle tecnologie più efficienti.

Condizionatori a rischio, potrebbe essere banditi dalla Ue: quali alternative per risparmiare?

Come detto, per il regolamento F-Gas i condizionatori sono a rischio. Esistono, però, delle alternative grazie alle quali si può anche risparmiare.

Tra queste ci sono i ventilatori a colonna il cui funzionamento è molto simile a quello a piantana. Il pregio di questo prodotto è che occuperà poco spazio, sufficiente però a rinfrescare un’intera stanza. Anche i ventilatori a soffitto potrebbero essere una soluzione per creare un flusso di aria costante e far circolare l’aria. Sono oggetti green perché con essi non si usano i gas refrigeranti.

Ci sono poi i raffrescatori evaporativi che rispetto ai cugini condizionatori richiedono meno energia per funzionare. Non utilizzano, infatti, refrigeranti chimici o compressori. Ovviamente raffreddano di meno e non hanno la capacità di abbassare la temperatura interna al pari di una condizionatore ad aria. Proprio per questo si usano soprattutto per raffreddare delle stanze singole o delle aree circoscritte.

Anche le schermature solari possono essere un’alternativa ai condizionatori. L’utilizzo di tende, tapparelle o persiane alle finestre, infatti, può ridurre il riscaldamento dell’interno della casa.

Tornando al testo votato alla fine del mese di marzo dalla plenaria dell’Eurocamera, c’è già il divieto dal prossimo anno di assistenza e manutenzione dei condizionatori con gas fluorurati. Le alternative sono i climatizzatori alimentati con gas naturali. Il problema è che nel Sud Europa essi non sono molto conosciuti per cui potrebbero non essere impiegati ovunque. Sono però una soluzione più sostenibile rispetto ai condizionatori d’aria tradizionali che utilizzano i refrigeranti chimici. Usano, infatti il gas naturale per generare il freddo necessario per raffreddare la stanza prediletta. A breve, quindi, potrebbe non valere quello che diceva Joyce Meyer ovvero che “il condizionatore d’aria è il migliore amico dell’uomo moderno“.

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