Il caldo è sempre più opprimente e le temperature stanno salendo in tutte le città italiane. La domanda amletica che ci si pone è: condizionatore o ventilatore? Ed è connessa alla seconda domanda, particolarmente determinante in questo periodo: come ridurre i consumi e i costi in bolletta senza rinunciare al sollievo di un po’ di fresco in casa? Chiedersi invece quale sia il dispositivo che consuma di più ha una risposta semplice: il condizionatore. Ma di quanto? Qual è l’impatto sulla bolletta? Quanto conviene lasciarlo acceso? È possibile trovare un giusto compromesso tra l’utilizzazione del climatizzatore e il ventilatore? In questo articolo faremo il punto della situazione e cercheremo di capire come organizzarsi al meglio per l’estate.

I costi per l’acquisto e i problemi connessi ai consumi

La prima osservazione da fare è che il condizionatore ha un costo nettamente superiore a quello del ventilatore. Si tratta di una differenza notevole, come notevole è la differenza nel dare refrigerio e sollievo tra le mura domestiche. Acquistare un climatizzatore è un investimento importante, e proprio per questo dovrebbe essere fatto sempre con consapevolezza.

A volte spendere un po’ di più, per un apparecchio a basso consumo energetico, potrebbe sembrare un investimento importante, ma, come vedremo a breve, il risparmio può essere importante. E il ventilatore? Ne esistono di varie tipologie e categorie, consumano meno ma danno anche meno refrigerio. Perché non pensare, per ridurre il peso in bolletta, un’utilizzazione combinata di entrambi?

Quando il caldo non è insopportabile, il ventilatore potrebbe essere la scelta più adeguata, mentre quando l’afa è insopportabile, anche per una questione di salute, il condizionatore è praticamente d’obbligo.
Un’analisi dei consumi e dei costi potrebbe chiarire meglio le idee e fare in modo che ognuno possa organizzare al meglio la propria estate tra le mura (infuocate) di casa.

Condizionatore o ventilatore? I costi in bolletta e come risparmiare

Diciamo subito che calcolare il costo in bolletta dell’utilizzazione del condizionatore non è semplicissimo.

Sono molti i parametri di cui tenere conto, tra cui il livello di efficienza energetica dell’apparecchio e l’uso che se ne fa nell’appartamento. Conta inoltre la metratura della casa, l’esposizione al sole e la disposizione degli ambienti. Importante è anche la temperatura che si decide di adottare. È possibile comunque indicare dei valori medi a partire dai quali ricavare quanto grossomodo il nostro apparecchio potrebbe consumare e, dunque, pesare in bolletta.

Facciamo un esempio. Mettiamo che il nostro contratto di fornitura elettrica prevede un costo di 0,50 euro/kWh e che utilizziamo il climatizzatore per circa 8 ore al giorno. Se l’apparecchio è di classe energetica alta ed è installato un appartamento che rispetta i parametri di efficienza, il costo sarà di circa 2 euro al giorno. Ma è chiaro che il costo può crescere facilmente. Se l’abitazione è inefficiente e il modello di climatizzatore è di classe energetica bassa e energivoro allora il costo può salire addirittura a 8 euro all’ora.

Dunque, i costi mensili possono variare da un minimo di 60 euro a un massimo di 240 euro. L’esempio riguarda sempre l’utilizzazione per 8 ore al giorno.
È evidente, invece, che i consumi di un ventilatore siano notevolmente più bassi. Ma anche per questa tipologia di apparecchio, i costi in bolletta possono variare in maniera importante a seconda del modello scelto. Facciamo qualche esempio. Un ventilatore da soffitto può consumare dai 15 ai 100 Watt, mentre i ventilatori da tavolo appena 10-25 Watt. Un modello a pavimento, infine, può superare anche i 100 W se impostato sulla potenza massima.

Ma quanto pensano in bolletta questi consumi? Anche in questo caso, possiamo dare soltanto valori indicativi. Se teniamo acceso il ventilatore per circa 12 ore al giorno, i consumi saranno nell’ordine di 2-5 centesimi di euro all’ora, e dunque il consumo complessivo per una giornata si aggirerebbe intorno ai 25-60 centesimi.

Cifra notevolmente più contenuta rispetto ai 2-8 euro del condizionatore.

Riassumendo…

1. Se si intende comprare un condizionatore, è meglio prenderlo di classe energetica alta e con tecnologia inverter: la spesa maggiore per l’acquisto è controbilanciata in breve tempo dai notevoli risparmi sui consumi.
2. Un condizionatore di classe energetica alta in un appartamento che rispetta i parametri di efficienza può costare 2 euro al giorno per 8 ore di utilizzo. Ma questa cifra può salire fino a 8 euro al giorno, in caso di apparecchi vecchi e poco efficienti.
3. Un ventilatore può consumare, per 12 ore di utilizzo, dai 25 ai 60 centesimi al giorno.
4. La migliore soluzione sarebbe quella di utilizzare il climatizzatore soltanto nelle giornate e nei momenti più afosi, e poi prediligere il ventilatore.

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