Un cittadino informato è un cittadino consapevole dei propri diritti e dei propri doveri. Imparare a leggere il contatore della luce è fondamentale se si intende pagare solo quello che si consuma e non avere sorprese in bolletta. Sorprese che, in un periodo come quello che stiamo vivendo di crisi economica e di crescita delle tariffe, è davvero meglio evitare. In questo articolo spieghiamo come fare, quali sono le informazioni importanti da conoscere e come comunicare i consumi reali al fornitore.

Cos’è il contatore della luce e a cosa serve

Iniziamo dalle basi del discorso.

Il contatore della luce è il dispositivo che misura la quantità di energia elettrica che viene prelevata dalla rete. Si trova solitamente all’interno o all’esterno dell’abitazione, in un luogo facilmente accessibile. Il contatore è di proprietà del distributore locale, che si occupa della sua installazione, manutenzione e sostituzione, ed è collegato al fornitore di energia, che invia le bollette in base ai dati di consumo registrati. In caso di guasti Enel, ricordiamo, che il numero da contattare è l’ 803500.

Il contatore della luce è uno strumento importante perché permette di effettuare una serie di operazioni.
1. Il monitoraggio dei propri consumi di energia elettrica in tempo reale o in un determinato periodo.
2. La verifica della potenza impegnata e disponibile, ovvero il livello massimo di energia che è possibile prelevare.
3. L’analisi della fascia oraria in atto, che influisce sul prezzo dell’energia in base al tipo di tariffa scelta.
4. La lettura del codice POD e del numero cliente, che identificano in modo univoco l’utenza e il contratto.
5. L’effettuazione dell’autolettura, ovvero la comunicazione volontaria dei tuoi consumi reali al fornitore.

Come leggere il contatore e capire i consumi

Uno delle questioni più importanti, in un periodo come questo di crisi economica e di aumenti delle tariffe, è imparare a leggere il contatore e capire i consumi.

Occorre innanzitutto sapere che esistono due tipi di contatori: quelli tradizionali, detti anche meccanici o elettromeccanici, oggi praticamente in disuso, e quelli elettronici, detti anche digitali o intelligenti. I primi sono più vecchi e semplici, e mostrano i consumi su un display analogico con delle ruote dentate. I secondi sono più moderni e avanzati, e mostrano i consumi su un display digitale con diverse voci e funzioni.
Qualora si avesse ancora il contatore tradizionale, la lettura dei consumi è estremamente semplice in quanto basta annotare i numeri interi che appaiono sul display, da sinistra a destra, escludendo quelli dopo la virgola. Questi numeri indicano i kilowattora (kWh) consumati dall’inizio della fornitura. Per conoscere i consumi in un determinato periodo, devi sottrarre il valore precedente da quello attuale.

Leggere il contatore elettronico è un’operazione più complessa, ma come abbiamo già visto le informazioni utili sono innumerevoli. Per effettuare tutte le operazioni, occorre premere il pulsante che si trova sul fronte del dispositivo e scorrere le diverse voci che appaiono sul display. Queste sono le voci che si troveranno.
1. Numero cliente: si tratta di un codice numerico di 9 cifre che identifica il tuo contratto di fornitura.
2. Fascia oraria: si tratta della fascia di prezzo per i consumi in atto, contrassegnata da sigle quali F1, F2, F3.
3. Potenza istantanea: si tratta della potenza assorbita in quel momento dall’utenza, espressa in kilowatt (kW).
4. Potenza impegnata: si tratta della potenza massima che è possibile prelevare, espressa in kilowatt (kW).
5. Potenza disponibile: si tratta della potenza massima che è possibile prelevare con una tolleranza del 10%, espressa sempre in kilowatt (kW).
6. Il consumo di energia elettrica relativo al periodo di fatturazione in corso, espressa in kilowattora (kWh).
7. La potenza massima assorbita nel periodo di fatturazione in corso, espressa in kilowatt (kW).
8. Il consumo di energia elettrica relativo al periodo di fatturazione precedente, espressa in kilowattora (kWh).


9. La potenza massima assorbita nel periodo di fatturazione precedente, espressa in kilowatt (kW).
10. Il codice POD: si tratta di un codice alfanumerico di 14 o 15 cifre che identifica il punto di consegna dell’energia elettrica.

Per capire i consumi, occorre prestare la massima attenzione alla potenza istantanea, quella che indica quanto si sta consumando in quel momento, e ai consumi di energia elettrica relativi ai periodi di fatturazione, quelli che indicano quanto si è consumato in un determinato periodo di tempo. Inoltre, è sempre opportuno confrontare la potenza impegnata e disponibile con la potenza massima assorbita, per verificare se si è superato il limite consentito e se occorre eventualmente richiedere un aumento di potenza.

Cos’è il codice POD e il numero cliente

Facciamo un rapido approfondimento su alcuni codici e numeri di cui occorre essere consapevoli. Il codice POD e il numero cliente sono due dati fondamentali per identificare l’utenza e il contratto di fornitura di energia elettrica. Sono utili soprattutto per comunicare con il fornitore, richiedere assistenza, effettuare operazioni come il cambio di fornitore, il cambio di intestatario, il subentro o la disdetta. Servono poi per effettuare l’autolettura e pagare le bollette.
Il codice POD, come abbiamo visto, è un codice alfanumerico di 14 o 15 cifre che inizia con IT e che identifica il punto di consegna dell’energia elettrica, ovvero il punto in cui il distributore locale fornisce l’energia. Il codice POD è associato al contatore e non cambia mai, a meno che non ci siano modifiche alla rete di distribuzione o al punto di fornitura. Per trovare il proprio codice POD è possibile andare sul contatore elettronico, nella voce apposita, oppure più semplicemente sulla bolletta, nella sezione dati di fornitura.
Il numero cliente è invece un codice numerico di 9 cifre che identifica il proprio contratto di fornitura con il fornitore di energia elettrica. Il numero cliente cambia ogni volta che si effettua un cambio di fornitura o di intestatario, e serve soprattutto per distinguere i vari clienti dello stesso fornitore.

Anche il numero cliente si trova sul contatore elettronico, solitamente è la prima voce che appare premendo il pulsante, oppure più semplicemente sulla bolletta, nella sezione dati di fornitura.

Come e quando fare l’autolettura

E arriviamo al passaggio forse più importante. L’autolettura è la comunicazione volontaria dei consumi reali al fornitore di energia elettrica, che permette di avere bollette più precise ed evitare conguagli o stime errate. L’autolettura è un’operazione semplice e veloce, che si può effettuare in diversi modi e con diverse frequenze, a seconda del fornitore e del tipo di contatore.Se si possiede un contatore elettronico, di fatto non è più necessario inviare l’autolettura in quanto il venditore di energia riceve quotidianamente tutti i dati della fornitura. Qualora si dovesse possedere ancora un contatore tradizionale, invece, è opportuno effettuare l’autolettura comunicandola al gestore mediante gli strumenti più comuni, quali numero verde o SMS.

In sintesi…

1. È fondamentale imparare a leggere il contatore della luce, per ottenere informazioni importanti sui propri consumi ed evitare fastidi
2. Inoltre l’analisi di tutti i parametri presenti sul proprio contatore della luce elettronico, dalla potenza impegnata alla potenza istantanea fino alla potenza disponibile
3. Cos’è e a cosa serve il codice POD e il numero cliente
4. Come e quando effettuare l’autolettura (se necessaria).