Consob lancia un applicativo per gestire il risparmio personale, si chiama SAVERio Salvadanaro: è un applicativo virtuale sul portale dell’Autorità di vigilanza che monitora redditi, spese e risparmio per equilibrare la gestione finanziaria della famiglia. Secondo la Global Financial Literacy Survey, gli italiani hanno meno concetti base su mercati e investimenti rispetto ai paesi europei. Secondo Consob, nasce l’esigenza di spingere i cittadini verso un’educazione finanziaria vasta e completa. La Consob, Autorità dei mercati finanziari e dei prodotti d’investimento, per venire incontro ai cittadini ha un applicativo che si chiama SAVERio il Salvadanaro, e che permette di “pianificare e controllare le spese personali in relazione al reddito disponibile, favorendo il raggiungimento del proprio obiettivo di risparmio“.

Presentazione di SAVERio il Salvadanaro a Milano

Un tool presente sul portale di educazione finanziaria della Commissione, presentato a Milano. Nel corso del lancio, è emerso che gli italiani, pur avendo una pagella largamente insufficiente, pensano di avere capacità finanziarie superiori alla media (nell’80% dei casi) e sono esposti a errori di valutazione che alterano la percezione del rischio. Come accade in molti altri ambiti, poi, nella decisione d’investimento si affidano largamente (44% dei casi) ai consigli di amici e familiari, che non sono certo sempre comprovati professionisti della finanza. Per dare una giusta informazione agli italiani, Consob ha lanciato l’applicativo che permette di:

  • programmare le entrate e le spese monetarie, in base alla loro natura (istruzione, salute, tempo libero ecc.); registrare i redditi e le spese effettive;
  • misurare il risparmio realizzato nel tempo considerato (ad es. 1 mese, 1 anno, ecc.).

E’ di fatto un alert che permette di capire “se il nostro stile di consumo sia equilibrato e sostenibile e quali siano le voci che dobbiamo sottoporre a maggior controllo, accompagnando la scelta delle possibili contromisure (ad es. eliminando gli eventuali sprechi e/o ricercando forme aggiuntive di reddito)”.