Purtroppo chi ha una macchina sa bene che alle volte le spese della benzina e del diesel sono davvero insostenibili sopratutto per le piccole e medie aziende che hanno una propria flotta di vetture. Proprio per favorire, queste ultime, negli ultimi anni, sono state utilizzate le schede carburante che dal 2019 non saranno più valide. Per le spese relative al rifornimento, infatti, vi sarà l’obbligo della fattura elettronica. Tale rendicontazione è un’impresa meticolosa per cui sono nati dei servizi ad hoc per semplificare la burocrazia.

Tra questi c’è la carta carburante Sold, l’unica al momento, che si potrà usare presso ogni distributore compresi quelli di GPL e Metano. Essa non solo permetterà quindi di comparare i prezzi, scegliendo quindi il distributore più economico ma permetterà di detrarre l’Iva e dedurre i costi. Ecco più dettagli.

Le schede carburante cosa erano?

Le schede carburante erano dei documenti grazie ai quali si tracciavano a livello fiscale le spese connesse al rifornimento per i titolari di Partita Iva e per le Aziende.  In tal modo era possibile ottenere le eventuali detrazioni. Ora, da quest’anno, le schede rifornimento non saranno più valide in quanto al loro posto scatterà l’obbligo della fatturazione elettronica per le spese relative al rifornimento, salvo ripensamenti.

Carta carburante Soldo: perché si risparmia

Come già detto, la scheda carburante Soldo sarà quella grazie alla quale si potrà fare benzina, diesel e metano presso ogni distributore. Con essa, inoltre, si potrà dedurre il  costo e detrarre anche l’Iva. Ricordiamo che i prezzi del carburante sono diversi da distributore a distributore e con tale carta si avrà la possibilità di rifornirsi presso il luogo in cui il prezzo è migliore in modo tale da avere un notevole risparmio alla fine del mese. Dato che la scheda carburante Soldo è uno strumento di pagamento elettronico, essa sarà tracciabileed in norma con la nuova normativa.

Risparmio di tempo

Le piccole aziende potranno assegnare ad ogni dipendente che ha un automobile aziendale una carta carburante Soldo o abbinare quest’ultima ad un veicolo condiviso in pool. In questo modo si potrà stare tranquilli sia per il 2018 che per il 2019 . Da tale data in poi, infatti, salvo diverse disposizioni, sarà il benzinaio che invierà la fattura elettronica all’azienda dopo il rifornimento di carburante. Quando tale fattura sarà caricata su Soldo, la “riconciliazione” delle spese del carburante sarà automatica. Inserendo le spese di ogni singolo veicolo, poi, Soldo fornirà un report dettagliato del totale che si è speso nonché la distribuzione dei costi dell’Iva e come comunica l’azienda “in funzione delle aliquote impostate per ogni singolo veicolo”.

Soldo Drive: ecco un esempio di carta carburante Soldo

La Soldo Drive è la carta carburante universale sia per i professionisti che per le aziende. Essa sarà dedicata soltanto all’acquisto del carburante e si potrà usare presso tutti i distributori in cui è presente il circuito Mastercard. Ciò in Italia ed anche all’estero. In questo modo si potrà scegliere il distributore più economico risparmiando anche 13 euro per ogni pieno. Tale carta si potrà richiedere anche da mobile in soli cinque minuti ed arriverà a casa nell’arco di pochi giorni. Non ci sarà bisogno di nessuna garanzia, di nessuna cauzione o verifica di dichiarazione dei redditi o bilancio. Essa potrà essere attivata anche da ziende appena nate e da liberi professionisti.

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