Il caro bollette morde e molti italiani stanno optando per l’acquisto e l’installazione di una stufa a pellet. Se hai però in casa un vecchio camino, che magari non utilizzi neanche più, puoi decidere di convertirlo con spesa ridotta e arricchendo l’estetica del tuo appartamento. Sì, perché il caminetto è spesso un elemento di arredo ed è sempre molto affascinante lasciarsi rapire dai movimenti della fiamma, la sera, quando dopo una giornata di lavoro desideriamo rilassarci. Se poi possiamo renderlo funzionale al riscaldamento, convertendolo in una stufa a pellet, e risparmiare un bel po’ in bolletta, allora può essere davvero la giusta soluzione.

Insomma, se vuoi evitare che il tuo camino diventi un semplice porta oggetti, ecco alcune idee per renderlo nuovamente operativo e altamente efficiente dal punto di vista energetico. Anche perché, in molti comuni italiani, l’accensione del vecchio camino è regolamentata, limitata o addirittura vietata in vista della riduzione delle emissioni inquinanti e per favorire la transizione ecologica.

Come trasformare un camino in una stufa a pellet

Per convertire un vecchio caminetto non occorre un grande lavoro o una spesa eccessiva. L’operazione è molto semplice. Basta inserire nel camino aperto un inserto di vetro ceramica e una parte di esso può essere utilizzato come stufa a legna o a pellet. Non sono necessari grandi interventi e, in questo modo, si può ottenere un riscaldamento a norma e conservare la sua splendida estetica. L’inserto di vetro ceramica, infatti, non solo non altera le caratteristiche costruttive ed estetiche del camino, ma permette di riqualificarlo. Si tratta di una soluzione estremamente efficiente dal punto di vista energetico, perché, grazie all’ottimo tiraggio e alla combustione ecologica, i rendimenti termici saranno notevoli e il risparmio in bolletta potrebbe arrivare anche all’80%.

Ma quali caratteristiche deve avere il camino per poter essere convertito in una stufa a pellet? Innanzitutto, dovrebbe essere di dimensioni piuttosto contenute, solitamente l’altezza non dovrebbe superare 80-100 centimetri.

Qualora il focolare fosse più grande, l’inserto in vetro ceramica permette di lasciare libero dello spazio per riporre oggetti e valorizzarlo in altri modi. Un lavoro che occorre fare è sicuramente quello di una presa d’aria comunicante con l’esterno, con protezione di una griglia per evitare che l’aria all’interno diventi insalubre. In realtà, sarebbe possibile anche sviluppare una stufa a camera stagna, capace di prelevare l’aria per la combustione direttamente dall’esterno. Si tratta sicuramente di una scelta che, nel caso, sarà il tecnico specializzato a suggerire.

Quali sono i vantaggi contro il caro bollette?

I vantaggi della conversione di un vecchio focolare in una stufa a pellet o a legna sono innumerevoli. Iniziamo da quelli di carattere economico. Innanzitutto, le spese per la realizzazione e la manutenzione sono estremamente contenuti, poi il risparmio in bolletta può essere notevole, grazie all’efficienza nel tiraggio e nella trasmissione di calore.

Ma è anche vero che l’occhio vuole sempre la sua parte: ebbene, il camino conserva intatta la sua struttura originaria e il suo fascino antico, in più rispetto alle stufe digitali e moderne, lascia la fiamma visibile e viva. Cosa volere di più? Efficienza ed estetica vanno di pari passo. Infine, la canna fumaria permette all’impianto di essere poco inquinante. Una soluzione economica, suggestiva ed eticamente condivisibile.

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