Purtroppo non c’è alcun buono carburante Eni di 100 euro da ricevere in omaggio. Il messaggio che sta arrivando a molti su WhatsApp è infatti una bufala. Si tratta dell’ennesima truffa che sta spopolando negli ultimi giorni ed in molti ci stanno cascando visti i continui rincari dei carburanti che hanno oramai prezzi esorbitanti. Non solo di benzina ma anche di diesel. C’è poi il Gpl che continua ad essere sempre economico ma costa comunque di più rispetto a qualche tempo fa.

Buono carburante Eni di 100 euro

In questi giorni su Whatsapp in molti stanno ricevendo un messaggio truffa. Esso recita testuali parole “Da Oggi tutte le stazioni ENI,regaleranno 10.000 Buoni Benzina da 100€ per protesta contro il governo e la guerra. Qui sotto è spiegato come ricevere il buono prima che finisce“. Sotto al testo compare anche un link, come comunica Bufale.net, per carpire informazioni sensibili. Il pericolo è quello che i truffatori possano estorcere informazioni private come quelle inerenti alle proprie carte di credito. Qualora si dovesse ricevere tale messaggio, quindi, non si dovrà assolutamente cliccare sul link. L’azienda ha anche confermato di di non aver mai lanciato una campagna che comporta l’erogazione del buono carburante di 100 euro.
Tornando ai rincari di benzina e diesel è intervenuto il ministro Cingolani che ha parlato di speculazione dei prezzi alla pompa. Anche Andrea Rossetti, presidente di Assopetroli denuncia di anomalie nella filiera dall’inizio della guerra. In Italia le società di raffinazione o quelle che importano un prodotto già raffinato di solito applicano una commissione di intermediazione di 8 centesimi al litro per la rivendita al distributore. Pari, quindi, al 5,5% circa della quotazione odierna del gasolio all’indice Platts. La stranezza è che alcune società hanno fatto salire questa commissione nell’ultimo periodo arrivando anche all’11% prima delle tasse. Altre l’hanno invece imposta quasi al 19,7% del costo netto del prodotto di base, come riporta Ilcorriere.

Per Rossetti è questo un fenomeno senza precedenti. Se infatti tale commissione tornasse a livelli passati allora sia la benzina che il diesel sarebbero il 5% meno cari per i consumatori.
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