Arriva una nuova sentenza a favore dei risparmiatori in merito ai buoni fruttiferi postali della serie Q/P: gli interessi non corrisposti andranno rimborsati. Questo è quanto si evince da una nuova ordinanza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Tale questione non è nuova, è al centro delle cronache da anni e riguarda la richiesta da parte dei clienti di Poste di somme differenti da quelle liquidate per gli ultimi dieci anni di vita del titolo ovvero dal ventunesimo al trentesimo anno.

Da sempre i buoni postali sono uno dei prodotti di investimento più amati dagli italiani e i tanti contenziosi lo confermano. Il segreto del loro successo è sicuramente la garanzia dello Stato Italiano e la mancanza di costi. Non si paga nulla, infatti, né per la sottoscrizione e nemmeno per il rimborso. In più gli interessi godono di una tassazione agevolata al 12,50%. Infine, essi sono esenti da imposta di successione.

La sentenza

Dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere arriva una nuova sentenza a favore dei risparmiatori in merito ai buoni fruttiferi postali Q/P come comunica il CodaconsLombardia. Si tratta della numero 8342/2023 che ha condannato Poste Italiane a rimborsare la differenza degli interessi non corrisposti in sede di liquidazione.

Tale questione, come detto, non è nuova. È da anni, infatti, che i risparmiatori comunicano di ricevere degli importi più bassi per il periodo compreso dal ventunesimo al trentesimo anno di emissione dei titoli. Tutto è iniziato con l’entrata in vigore del Decreto Ministeriale del 13 giugno 1986 numero 148. Con quest’ultimo si modificavano infatti i tassi di rendimento dei titoli emessi dal 1° luglio 1986. Fin qui nulla di strano ma Poste ha omesso di inserire i rendimenti relativi agli ultimi dieci anni.

Sui titoli, infatti, vi era il timbro con i nuovi rendimenti solo per i primi vent’anni senza alcuna comunicazione di quelli dal ventunesimo al trentesimo anno.

Il risparmiatore ha quindi pensato che il tasso applicato sarebbe stato quello stampato dietro ai titoli, relativo però a serie precedenti.

Buoni fruttiferi postali serie Q/P: gli interessi non corrisposti andranno rimborsati

I sottoscrittori di buoni fruttiferi postali serie Q/P che hanno interpellato il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere avranno quello che hanno chiesto. Poste dovrà riconoscere loro il tasso di interesse presente dietro ai titoli (anche se di serie precedente) e non quello calcolato a seguito del DM del 13 giugno. Il motivo è che l’azienda ha violato gli obblighi di trasparenza, buona fede e correttezza tralasciando di inserire i nuovi importi e omettendo di versare gli interessi ai risparmiatori come da tabella dietro al titolo.

Il giudice di tale Tribunale ha inoltre comunicato di non condividere la ricostruzione della Corte di Cassazione. Per quest’ultima il risparmiatore, infatti, avrebbe dovuto pensare che anche per gli ultimi dieci anni di vita del titolo i rendimenti sarebbero stati gli stessi prestampati per i primi 20 anni.

Questa sentenza a favore dei risparmiatori non è comunque l’unica. Ce ne sono anche delle altre sia di Tribunali diversi da quello di Santa Maria Capua Vetere che delle Corti di Appello. Proprio per questo la battaglia dei tanti risparmiatori che chiedono la differenza degli interessi non corrisposti può dirsi riaperta.

Riassumendo…

1. Nuova sentenza a favore dei risparmiatori in merito ai buoni fruttiferi postali serie Q/P
2. Stavolta arriva dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
3. L’ordinanza comunica che gli interessi non corrisposti andranno rimborsati.

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